Tesla nel mirino: potrebbe arrivare dalla Baviera la rivale nell’elettrico

Ippolito V
Il dominio nel comparto elettrico della Tesla rischia di venire messo seriamente in discussione da una grande potenza europea
BMW i7

Il gruppo BMW termina di slancio il secondo trimestre del 2023. Dai dati pubblicati, il conglomerato tedesco ne esce rafforzato, con un ottimo rendimento ottenuto soprattutto dalla gamma elettrica. La transizione ecologica della gamma sta dando i propri frutti e di questo passo potranno essere tagliati tanti importanti traguardi. Presi in considerazione tutti i marchi, sono state registrate 626.726 immatricolazioni, in aumento dell’11,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022. Per quanto riguarda, invece, il cumulato, si è maturato un più 4,7 per cento. Chi tira le fila è il marchio BMW, forte di 553.369 targhe nel periodo aprile-giugno 2023, con un più 11,5 per cento rispetto allo scorso anno.

BMW fa sul serio nell’elettrico: i numeri del 2023

BMW X1

Per quanto riguarda, invece, il rendimento semestrale, il 2023 chiude con un più 5,4 per cento. Positive pure le performance di MINI: le 71.816 auto vendute segnano un più 10,2 per cento. Tuttavia, sia lei che Rolls-Royce riportano una lieve flessione su base semestrale, rispettivamente dello 0,2 e dello 0,3 per cento. Il caso sofferto da Rolls-Royce è attribuibile allo stop dei modelli Dawn e Wraith. Ciò ha provocato delle ripercussioni sulle performance, non essendo, almeno finora, approdato nessun modello nelle concessionarie in grado di prenderne il posto. O forse sì: la Spectre, prima bev del Costruttore di sempre, ha superato qualsiasi previsione degli analisti. Ne è la prova un fatto: chi la ordina ora potrà riceverla soltanto fra un paio d’anni.

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La svolta green avviata dall’azienda lascia ben sperare. Difatti, sono stati recapitati 88.289 esemplari a batteria nel secondo semestre, per un più 117,5 per cento sul 2022. Nel semestre sono stati 152.936 i veicoli spediti, pari a un più 101,5 per cento. Pollice alto pure in riferimento al computo totale di plug-in hybrid e full electric. Gli ordini soddisfatti sono stati 134.982, con un più 42,4 per cento sul secondo trimestre dello scorso anno. Relativamente al primo semestre, ne sono stati archiviati 245.468, con un più 33,1 per cento.

Nonostante sia nata, crescita e abbia tuttora la sede principale in Europa, a Monaco di Baviera, il mercato più prolifico per il gruppo BMW è da ricercarsi altrove, ovvero in Asia. Qui il conglomerato ha piazzato 260.481 vetture, principalmente in Cina con 197.807 unità. Comunque, pure il Vecchio Continente recita un ruolo cruciale nei piani di rafforzamento, occupandosi la seconda posizione. Nel dettaglio, in confronto allo stesso periodo del 2022, le immatricolazioni sono aumentate in Germania di ben il 22,5 per cento.

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