Tesla ora è sotto accusa anche da parte di EEOC: vediamo cosa sta accadendo

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La causa arriva in un momento delicato per l’azienda di Elon Musk
Discriminazioni razziali Tesla

Per Tesla sembra proprio che i guai non finiscano mai. È infatti stata resa nota da poche ore la citazione in giudizio dell’azienda da parte della Commissione statunitense per le pari opportunità di lavoro (EEOC). Un atto che è scaturito dall’esame delle violazioni delle leggi federali sui diritti civili contro la discriminazione sul posto di lavoro.

Secondo l’agenzia, la società fondata da Elon Musk avrebbe tollerato “diffuse e continue molestie razziali nei confronti dei suoi dipendenti neri e sottoposto alcuni di questi lavoratori a ritorsioni per essersi opposti alle stesse”. Un’accusa in effetti di rilievo, alla luce della crescente attenzione dell’opinione pubblica sul versante delle discriminazioni razziali.

Di fronte alla richiesta di un commento da parte di CNBC, Tesla non ha voluto per ora rispondere. Per l’azienda si tratta però dell’ennesima tegola giudiziaria, la quale arriva in un momento molto delicato. Proprio in queste ore, infatti, si è aperto il dibattimento sulla causa intentata dai familiari di una delle vittime degli incidenti causati dall’Autopilot. Una causa la quale potrebbe rivelarsi alla stregua di una Caporetto nel caso in cui fossero accolte le tesi dei querelanti.

Stabilimento Tesla

EOCC contro Tesla: cosa sta accadendo?

L’agenzia federale responsabile dell’applicazione delle leggi sui diritti civili (EEOC) contro la discriminazione sul posto di lavoro ha annunciato la sua intenzione di intentare una causa contro Tesla. La citazione in giudizio è stata depositata presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto settentrionale della California.

La denuncia deriva dal fatto che dirigenti e responsabili delle relazioni con i dipendenti avrebbero tollerato insulti razziali lanciati da esterni nei confronti dei suoi lavoratori di colore. Gli episodi in questione sarebbero avvenuti nei pressi delle aree di lavoro o sulle linee di produzione dei veicoli. Di fronte a quanto stava accadendo, supervisori e dirigenti non avrebbero messo in atto contromisure adeguate.

In particolare, sempre stando alla ricostruzione di EEOC, di fronte alla denuncia di questi episodi i responsabili aziendali avrebbero rifiutato di adottare misure in grado di stroncare tali comportamenti. Occorre peraltro sottolineare come già in precedenza Tesla fosse stata citata in giudizio da un’agenzia federale per accuse correlate, sempre in California.

In quel caso, la giuria aveva accolto la tesi del querelante, Owen Diaz, ex dipendente di colore dell’azienda di Elon Musk. Una volta appurate le discriminazioni di cui era stato oggetto nel 2015, aveva disposto un risarcimento pari a circa 3,2 milioni di dollari a suo favore. Un episodio che è andato a pesare anche in questo frangente, convincendo infine EEOC a procedere in giudizio contro Tesla.

I tentativi di conciliazione falliti

Proprio Tesla, all’interno di una documentazione finanziaria, ha rivelato come lo scorso anno abbia tentato di approdare ad un processo di conciliazione obbligatorio con l’agenzia federale. Un tentativo arrivato dopo l’emissione di una sentenza da parte di EEOC contro la casa automobilistica. Il processo di conciliazione è però approdato ad un nulla di fatto, prodromo alla chiamata in giudizio di giovedì.

In base ad una dichiarazione inviata alla CNBC dall’agenzia federale, l’EEOC starebbe cercando di ottenere “danni compensativi e punitivi e retribuzioni arretrate per i lavoratori interessati, nonché un provvedimento ingiuntivo progettato in modo da riformare le pratiche lavorative di Tesla per prevenire tale discriminazione in futuro”. Quindi, non chiede soltanto risarcimenti per i lavoratori interessati, ma anche provvedimenti tesi ad evitare il ripetersi di questi episodi.

Si tratta dell’ennesima tegola per il brand californiano, anche sotto il profilo dell’immagine, in un momento in cui l’azienda si trova sotto assedio per i problemi collegati alla sua tecnologia di guida autonoma Autopilot. Problemi che sono sfociati in un tribunale californiano, dove la casa di Elon Musk dovrà difendersi dall’accusa di essere alla base di un incidente mortale. Nel caso in cui venisse accolta la tesi dei querelanti, si aprirebbe la strada ad altre accuse analoghe, che potrebbero rivelarsi molto pesanti, per i risarcimenti collegati. Proprio per questo l’attenzione dei media intorno alla galassia Tesla continua a essere molto elevata.

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