Il camion a zero emissioni Tesla Semi potrebbe nascere anche in Europa fra qualche tempo. Non lo esclude a priori Elon Musk, durante un evento organizzato presso la Giga Berlin, alla quale il tycoon sudafricano ha reso visita dopo i fatti degli scorsi giorni.
L’atto di eco-terrorismo ha provocato parecchi problemi all’impianto, provocato da un gruppo di facinorosi che farebbero parte di Vulkan, associazione nota per le azioni bellicose attuate dai membri, iniziate nel lontano 2011, contro le aziende ree, a loro avviso, di maltrattare il Pianeta. Di conseguenza, l’attività produttiva del centro ha dovuto subire un brusco e inatteso stop, i cui strascichi rimangono evidenti.
Elon Musk apre alla produzione del Tesla Semi presso la Gigafactory di Berlino
Eppure, la forza lavoro ha mostrato tenacia e predisposizione al sacrificio. Delle virtù apprezzate dal CEO Musk, che ha rivelato dei grossi piani per il complesso in corso di ampliamento. Innanzitutto, oltre ad Austin, in Texas, pure nella capitale tedesca vedrà la luce la “rivoluzionaria” Model 2, esemplare low-cost da circa 25.000 euro. I lavori partiranno nel 2026, a distanza di un anno dal centro statunitense, e promettono di creare ulteriore occupazione. In un periodo dove la Germania appare meno ruggente rispetto al solito questa è una notizia incoraggiante, promossa pure dalle istituzioni locali.
In parallelo sarà forse realizzato il camion Tesla Semi. Nel corso dell’incontro con la manodopera locale, il tycoon sudafricano ha affermato che avrebbe senso fabbricarla anche a Berlino. Nulla di sicuro, tuttavia un’importante apertura riservata verso un progetto dal potenziale notevole. Innanzitutto, consentirebbe di ridurre i tempi di consegne e le spese di spedizione per la clientela europea. Inoltre, aiuterebbe ad aumentare i posti di lavoro e a rafforzare la presenza del marchio nel Vecchio Continente. Ad oggi, l’unica Tesla costruita nel centro è la Model Y, la best seller mondiale del 2023.
Presentato nel 2017, il Tesla Semi ha già riscosso ampi apprezzamenti. Forte di un’autonomia superiore alle 500 miglia (800 km) con una singola carica completa, sa recuperare l’80% dell’autonomia in mezz’ora esatta. Tra i clienti che lo hanno già ordinato ci sono compagnie del calibro di PepsiCo, Walmart e UPS.
Sarà, dunque, un successo su tutta la linea? Possibile, ma occhio alla concorrenza, in aumento. Altri Costruttori, da Daimler Trucks a Volvo Trucks, stanno sviluppando la rispettiva interpretazione di veicolo commerciale a zero emissioni. E potete metterci la mano sul fuoco: venderanno cara la pelle. Per conservare la leadership nel comparto, Tesla potrebbe avere bisogno di aumentare i volumi e di espandersi in ulteriori territori, tipo l’Europa.