Tesla sfida BYD: il sud-est asiatico diventa un campo di battaglia

Ippolito V
Il sud-est asiatico diventa un campo di battaglia chiave per il dominio dei veicoli elettrici: è battaglia tra Tesla e BYD
Tesla Gigafactory

La strategia di espansione globale di Tesla si concentra sempre di più sul sud-est asiatico. Un mercato in forte crescita e strategico per la conquista del futuro della mobilità elettrica, che la Casa texana intende invadere a pieno. Pertanto, starebbe progettando la realizzazione di una nuova Gigafactory in Thailandia, come già vi avevamo raccontato negli scorsi giorni. Benché l’Italia e altri Paesi, tra cui il Canada, abbiano tentato di attirare la società americana, lo Stato orientale avrebbe avuto la meglio.

Terra di conquista negli ultimi anni anche del colosso cinese BYD, la qualità della manodopera ha consentito di mettersi in luce, unita ai bassi costi produttivi. Quella dei bassi prezzi di listino è una politica attuata dall’inizio del 2023 con grande convinzione dal marchio, e per rendere i bilanci sostenibili occorre avere riguardo verso le uscite. La rivalità intrapresa con BYD costituisce uno dei fattori che spinge Tesla ad accelerare la sua presenza nell’area, con l’obiettivo di rafforzare la rispettiva leadership nel comparto delle BEV.

La corsa all’oro verde: Tesla e BYD si contendono il sud-est asiatico

Stabilimenti Tesla Svezia

Nella graduatoria delle preferenze, la Thailandia sarebbe l’opzione numero uno, così da mandare anche un messaggio forte e chiaro alla diretta concorrente. La Cina fa davvero paura, soprattutto nelle vetture a batteria, date le vaste conoscenze maturate in materia. E di rispetto ne ha suscitato quantomai BYD, reduce da un anno scoppiettante, concluso con solo poche immatricolazioni in meno di Tesla. Il dirigente senior per le politiche pubbliche e lo sviluppo aziendale della creatura di Elon Musk, Rohan Patel, ha sottolineato le eccellenti prospettive per il sud-est asiatico. Nei prossimi anni diverrà un punto di riferimento in materia di stoccaggio delle batterie e adozione di mezzi elettrici.

Nel frattempo, i riflettori sono stati puntati sulla Malesia, dove Tesla ha avviato le prime consegne della Model 3 e della Model Y. Soprattutto su quest’ultima cerca un forte interesse, dati gli eccellenti responsi del pubblico mondiale, pienamente soddisfatto degli standard qualitativi raggiunti. Chiuso il 2023 in testa alle classifiche di vendita, il modello dovrebbe ricevere un restyling di metà ciclo. Tuttavia, le recenti voci di corridoio invitano a portare pazienza. Se in un primo frangente si era, infatti, parlato di 2025, adesso sarebbe stato disposto un rinvio al 2026 o, addirittura, al 2027.

Tesla Model 3

Non è trapelato nulla sulle ragioni dietro il rallentamento. Ma Tesla ha abituato la propria clientela a portare pazienza e il caso del pick-up Cybertruck è emblematico. Presentato per la prima volta nel 2019, le consegne sono partite solo nella seconda metà del 2023, fra l’altro con l’abbandono di alcune delle caratteristiche più suggestive, capaci di far sobbalzare dalla sedia i fan durante la première mondiale. In teoria, la Model Y sarà meno rivoluzionaria, andando, pertanto, a riprendere in buona parte gli aggiornamenti applicati sulla Model 3.

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