Ormai da tempo Tesla riserva grande attenzione alla guida autonoma. Possiamo dire senza tema di smentita che è una delle case automobilistiche che hanno posto un particolare accento su questo tema. Al tempo stesso, non è considerata una casa leader in questo particolare ambito. A testimoniarlo il fatto che sia General Motors che Ford potevano vantare sistemi di questo genere ben prima del marchio diretto da Elon Musk. Inoltre, la funzione Full Self Driving ha fatto parlare di sé più che altro per i tanti problemi sin qui riscontrati.
Com’è ormai noto, Tesla sta ora cercando di attirare di nuovo attenzione mediatica sulla sua guida autonoma. Per farlo ha postato sul suo profilo di X il filmato che vede le nuove Model 3 e Model Y in uscita dalla catena di montaggio di Fremont, in California, indirizzarsi da sole verso l’area di carico. Se il video è effettivamente interessante, occorre però sottolineare come il brand statunitense non sia il primo a farlo. A precederlo è stata infatti BMW, che però ha deciso di adottare un profilo molto più basso, senza squilli di tromba.
Tesla esalta la sua guida autonoma su X, ma qualcuno è arrivato prima
Tesla ha annunciato la sua nuova implementazione della guida autonoma in un video che è stato pubblicato su X, dal quale è possibile appurare come i veicoli interessati, una volta usciti dalla catena di montaggio, percorrono poco meno di due chilometri, quelli che li separano dalle corsie della banchina di carico. Il percorso si snoda attraverso strade private attorno alla struttura e le auto devono gestire il traffico e la segnaletica stradale. Il tutto, completamente senza conducente.
L’azienda non ha sinora condiviso ulteriori dettagli sulle modalità di funzionamento del sistema. Presumibilmente, le auto adottano per la navigazione nei parcheggi lo stesso software e le stesse telecamere utilizzate per fornire assistenza alla guida in autostrada per andare dal punto A al punto B. Al momento è però impossibile affermare qualcosa con certezza, proprio in quanto Tesla non è stata del tutto trasparente sulla sua tecnologia di guida autonoma anche nel recente passato.
Occorre però sottolineare, a questo punto, che sebbene l’implementazione di Tesla sia interessante, non è certamente la prima della serie. Nel passato mese di novembre, infatti, la BMW ha annunciato che avrebbe fatto spostare le proprie auto da sole, tra gli edifici di assemblaggio nei suoi stabilimenti di Dingolfing e Lipsia in Germania. La fabbrica di Lipsia gestisce la Mini Countryman e alcune altre BMW, mentre lo stabilimento di Dingolfing costruisce la Serie 5 e la Serie 7.
Le differenze tra i due sistemi di guida automatizzata
In particolare, la casa tedesca stava testando la guida autonoma negli ambienti di fabbrica presso la struttura di Dingolfing già dal 2022. Tra le implementazioni della guida autonoma di BMW, ci sono però alcune differenze tali da andare oltre i problemi derivanti dalla semplice tempistica.
Per quanto concerne BMW, oltre alle auto dotate di funzioni di guida automatizzata, occorre ricordare la presenza all’interno della fabbrica di una rete di sensori LIDAR. Installati lungo il percorso, collaborano con un sistema di pianificazione del percorso esterno, in modo da aiutare le auto a dirigersi senza problemi verso la loro meta.
Se è possibile supporre che il percorso dei veicoli di Tesla si basi esclusivamente sulle telecamere e sul software di bordo di ogni auto, la configurazione BMW è probabilmente più costosa, proprio in considerazione dell’accuratezza dei dati di percorso resa possibile dai sensori LIDAR e dal gestore di percorso locale. Il percorso è anche più breve rispetto a quello del marchio californiano, limitandosi alla metà circa. Al tempo stesso, BMW sta rapidamente espandendo questo sistema. La prossima fabbrica destinata a goderne è quella di Lipsia, che sarà seguita da Ratisbona, sempre in Germania, e da Oxford, in Inghilterra. Il programma prevede l’inizio delle operazioni di guida autonoma verso le zone di prova e le aree di carico.
Guida autonoma nelle fabbriche: perché è vantaggiosa
Quali sono le ragioni che spingono le case automobilistiche a prendere in considerazione l’uso di funzionalità di guida autonoma nelle fabbriche? In pratica, tutte le stesse ruotano attorno alla questione relativa al risparmio sui costi.
Far guidare le auto da sole, in pratica, consente di non dover assumere molte persone esclusivamente per questo genere di operazioni. Senza contare che in tal modo le stesse possono andare incontro ad una notevole accelerazione e senza alcuna necessità di dover installare costosi sistemi di trasporto per trasportare i veicoli.
Sistemi di trasporto che, inoltre, sono spesso montati in modo fisso, comportando la necessità di dover apportare modifiche alla pavimentazione della fabbrica interessata. ne deriva, in ultima analisi, un surplus di flessibilità, tale da comportare notevoli risparmi in termini di costi, per i processi produttivi. Motivazioni che sembrano spingere molte case automobilistiche verso la guida autonoma sui propri siti produttivi.