Tesla sta affrontando un significativo calo delle vendite in diversi mercati. In Europa, i dati di febbraio riportati da Reuters mostrano un calo a dir poco preoccupante: -10% in Spagna, -42% in Svezia, -45% in Francia, -48% in Norvegia e Danimarca, -53% in Portogallo, -55% in Italia e un drastico -76% in Germania. La situazione è critica anche in altri continenti, con una flessione del 66% in Australia e del 49% in Cina, dove BYD domina il mercato con Xiaomi in rapida ascesa.
Tesla, la situazione è sempre più drammatica per il colosso elettrico

Sebbene Tesla non abbia fornito spiegazioni ufficiali, diversi fattori potrebbero aver contribuito a questo declino. I modelli considerati obsoleti dai consumatori rappresentano una delle principali cause, ma anche le controversie legate a Elon Musk non aiutano. Il suo sostegno a partiti di estrema destra come l’AfD tedesco potrebbe spiegare in particolare il forte calo registrato in Germania.
Un’altra ipotesi, anche se difficilmente può giustificare questi numeri, è l’attesa per la nuova Tesla Model Y Juniper. Le consegne sono iniziate a partire da questo mese, al momento soltanto per la versione Launch Series. La Tesla Model Y, nonostante tutto, è stata l’auto più venduta al mondo nel 2024, sebbene in calo del 4% rispetto all’anno precedente. Negli Stati Uniti, uno dei suoi mercati principali, nel 2024 ha venduto 373.000 unità, di conseguenza l’arrivo del restyling potrebbe stimolare nuovamente le vendite.
Il problema principale per Tesla, al momento, è la difficoltà nel prevedere l’andamento dei prossimi mesi. Anche se le vendite della Model Y dovessero aumentare, difficilmente potrebbe recuperare questo “vuoto” lasciato nei mercati globali. Il Cybertruck è stato un flop negli Stati Uniti, con soltanto 30.000 unità vendute nel 2024. Di conseguenza, l’azienda non può puntare tutto su questo modello che, secondo Musk, avrebbe venduto 250.000 unità nel 2025. L’unica speranza, oltre alla Model Y Juniper, potrebbe essere il debutto della Model Q, una compatta elettrica low-cost che potrebbe spingere nuovamente le vendite dell’azienda verso l’alto. Senza una drastica inversione di rotta, il 2025 si prospetta come un anno disastroso per la casa automobilistica statunitense.