Tesla si trova nuovamente al centro di una controversia legale, questa volta proveniente dall’Australia. Secondo una recente causa depositata presso la Corte Federale, la filiale Tesla Motors Australia è accusata di aver esagerato l’autonomia dei suoi veicoli elettrici, di aver sopravvalutato le capacità della guida autonoma e di vendere auto afflitte dal fenomeno della frenata fantasma.
La frenata fantasma, ovvero il brusco e improvviso rallentamento dell’auto senza motivo apparente, è una criticità che perseguita Tesla da tempo ed è già stata oggetto di dispute legali in diversi Paesi. Solo pochi giorni fa, un tribunale tedesco ha stabilito che il sistema Autopilot di Tesla è “difettoso” e “non adatto all’uso quotidiano” proprio a causa di questo problema.
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In Australia, uno studio legale, che ha avviato l’azione legale collettiva, descrive questo difetto come un “fenomeno estremamente pericoloso, capace di terrorizzare conducente e passeggeri”, con il rischio concreto di provocare incidenti gravi o addirittura fatali.
Ma un altro punto critico della causa riguarda le promesse non mantenute sulla guida autonoma. Rebecca Jancauskas, direttrice di JGA Saddler, ha denunciato che Tesla ha venduto le sue avanzate funzionalità di guida assistita senza mai rispettare pienamente gli impegni presi nei confronti dei clienti. Inoltre, secondo la causa, molti veicoli Tesla venduti in Australia non riescono nemmeno a raggiungere il 75% dell’autonomia dichiarata dal marchio. Gli avvocati sostengono che Tesla sia consapevole di queste problematiche da anni, ma non abbia mai adottato misure concrete per risolverle o per risarcire i proprietari insoddisfatti.
Jancauskas ha dichiarato a Yahoo! News che l’obiettivo dell’azione legale è quello di spingere tutti i produttori di veicoli elettrici a essere più trasparenti nel marketing, rispettare le promesse fatte ai clienti e garantire auto sicure e affidabili. La class action è aperta a chiunque abbia acquistato o noleggiato una Tesla Model 3 o Model Y dotata del sistema Tesla Vision a partire da maggio 2021.
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“Tesla ha garantito sicurezza, prestazioni elevate e tecnologie avanzate come la guida completamente autonoma, ma molte di queste promesse non sembrano essere state mantenute”, ha aggiunto Jancauskas. Al momento, non è chiaro quanti clienti abbiano già aderito alla causa, ma l’azione potrebbe davvero rappresentare un nuovo capitolo complicato.