Ricarica gratis alla rete Supercharger per chi compra una Model Y entro e non oltre il 15 dicembre: questa è la proposta di Tesla per provare a spingere ulteriormente le vendite del suo veicolo di punta. Per poterne usufruire, anche in Italia, gli interessati non devono fare altro che ordinare il SUV elettrico, a prescindere dalla versione che decideranno di adottare, entro la data indicata. Una mossa che, però, sembra tradire un nervo scoperto del brand fondato da Elon Musk, ovvero vendite da un lato soddisfacenti, ma non tali da ripagare le grandi speranze. Come tali, quindi, da spingere in qualsiasi modo, entro la fine dell’anno.
Tesla, la promozione sulla Model Y rappresenta un atto di debolezza
Un anno di ricariche gratis alla rete Supercharger per chi acquista una Model Y entro il prossimo 15 dicembre: con questa proposta Tesla prova a spingere ulteriormente sui mercati, in modo da riuscire a fornire numeri eclatanti per l’anno in corso.
La mossa di Tesla non rappresenta certo una novità. Non è la prima volta che la casa californiana mette in campo una politica commerciale estremamente aggressiva. Anzi, si può dire che per Elon Musk è ormai uno standard quando le condizioni di mercato si fanno complicate. Abbellendo i bilanci, del resto, quello che viene lasciato sul terreno in termini di ricavi può essere recuperato in borsa, facendo crescere il valore delle azioni.
In questo caso, l’accelerata di Tesla deriva da vendite che non sono certo andate male, nei mesi precedenti, ma neanche così bene come si attendevano gli azionisti. Urge quindi correre ai ripari entro la fine dell’anno e il modo migliore è quello di provare mosse promozionali in grado di rendere più appetibile l’acquisto da parte degli indecisi.
Perché la promozione è stata indirizzata proprio su Model Y?
La ricarica gratuita per un anno all’interno della rete Supercharger, va a interessare il mercato europeo nel suo complesso e, di conseguenza, anche quello tricolore. Stiamo quindi parlando di un ambito che è considerato molto meno favorevole agli EV rispetto a Cina e Stati Uniti. Tanto da spingere molte case a chiedere nuovi piani di incentivi per poter vendere veicoli che al momento stentano.
Come abbiamo ricordato in avvio, Tesla ha pensato bene di offrirla su tutte le Model Y attualmente presenti sul listino. Basta acquistarne una, a prescindere dalla formula di pagamento o di finanziamento adottata e le ricariche sono espulse dalla voce delle spese per i primi dodici mesi di possesso del veicolo. A patto, però, che il primo acquirente non decida di venderlo, cui si aggiunge una seconda limitazione: lo stesso conducente non può goderne nel caso di acquisto di un secondo modello, ovviamente dopo aver venduto il primo.
Ma perché è stata scelta proprio la vettura più venduta in assoluto, per questa promozione? Una prima spiegazione può essere rintracciata nel forte appeal che vanta nei confronti dei consumatori. Si tratta infatti del modello più venduto di Tesla, e già questo può rappresentare una sorta di calamita verso il grande pubblico. Ma, ad essere maliziosi, il vero motivo è che si tratta di una vettura ormai giunta a fine vita, almeno per l’attuale generazione. Tanto che proprio all’inizio del 2025 dovrebbe arrivare sul mercato la nuova versione.
L’attacco di BYD è sempre più vigoroso
Oltre a quelli che abbiamo ricordato, c’è però anche un’altra esigenza dietro la promozione sulla Model Y. Quella che ha Tesla di rintuzzare un attacco alla propria posizione di testa nel mercato globale delle auto elettriche. Una posizione che è attaccata con sempre maggior vigore da BYD.
Nel corso del terzo trimestre dell’anno, infatti, la casa cinese è riuscita a superare i rivali californiani per quanto concerne i ricavi. Lo ha fatto pur in un contesto di flessione, con un -15% di veicoli venduti rispetto al dato precedente, sollevando naturalmente molto interesse. In pratica, la leadership globale di Tesla è data da molti ormai agli sgoccioli, con BYD sempre più arrembante, tanto da spingere sull’apertura di fabbriche in ogni parte del globo, compresa l’Europa. Come dimostra il dato clamoroso che vede in aumento di ben 200mila unità la sua forza lavoro nel periodo compreso tra agosto e ottobre.
Tesla, però, non intende arrendersi senza combattere e dare un segnale di debolezza. E la mossa sulla Model Y lo dimostra nella maniera più evidente possibile.