Toyota, è la fine dell’ibrido? Grossa svolta per le batterie

Ippolito V
Toyota non fa marcia indietro sull’elettrico. L’acquisizione di PEVE e la costruzione della fabbrica Arai dimostrano l’impegno verso le BEV
Toyota

Toyota compie un passo strategico verso la mobilità elettrica con l’acquisizione completa della joint venture Primearth EV Energy Co. (PEVE), storico partner di Panasonic nella produzione di batterie.

Toyota: addio scetticismo, benvenuta elettrificazione

Toyota auto elettriche

Nonostante la Casa delle Tre Ellissi abbia espresso scetticismo sul potenziale delle BEV, le sue ultime manovre denotano il contrario. Ignorare l’interesse crescente del pubblico rischierebbe di creare un cortocircuito e un ritardo irrecuperabile. Pertanto, i piani alti hanno dato il via libera all’acquisizione. L’annuncio segna una svolta nel percorso del colosso automotive nipponico verso la mobilità a zero emissioni, evidenziando la sua determinazione a consolidare il controllo su un elemento chiave per il futuro delle BEV.

Costituita nel 1996 come collaborazione 40-60 tra Toyota e Panasonic, PEVE ha fornito accumulatori per mezzi ibridi, tra cui il celebre modello Prius. Tuttavia, l’avvento e il rapido sviluppo del settore delle auto elettriche al 100% hanno indotto Toyota ad acquisire il controllo completo della joint venture.

Questa mossa strategica consentirà a Toyota di ottenere:

  • Flessibilità superiore in termini di decisioni produttive, costi e tecnologie.
  • Piena autonomia nel definire la roadmap in base alle esigenze interne e alle condizioni dell’industria.
  • Ottimizzazione dei costi di produzione degli accumulatori, un fattore cruciale per la competitività dei veicoli a zero emissioni.
  • Accesso diretto alle ultime tecnologie, garantendo alle proprie vetture prestazioni e affidabilità all’avanguardia.

PEVE si trova in una fase di transizione, con la costruzione di un nuovo centro nel complesso di Kosai, nella prefettura di Shizuoka. Denominata Arai, la struttura inizierà producendo accumulatori ibridi, per poi aggiungere la realizzazione di unità plug-in e full electric. L’obiettivo è chiaro: rispondere alla crescente domanda di BEV a livello globale.

Toyota fedeltà al marchio

Nel corso del 2023 Toyota ha registrato più di 100.000 esemplari immatricolati di BEV, ma gli obiettivi sono ben più elevati:

  • 1,5 milioni di BEV venduti nel 2026.
  • Produzione annuale di 3,5 milioni di unità entro la fine del decennio.

Il rafforzamento del controllo sulle batterie è un tassello imprescindibile per dare concretezza a questo ambizioso piano.

L’operazione è la prova lampante di quanto Toyota abbia preso a cuore la causa green. All’inizio degli anni Duemila ha reso popolare l’ibrido a livello internazionale e continuerà a difenderlo finché sarà possibile. Tuttavia, in parallelo viene portata avanti la campagna di rinnovamento della relativa gamma. Tra le sfide da affrontare e vincere, permangono le auto a idrogeno. A dispetto degli scarsi risultati ottenuti, Toyota ci riproverà ancora, nella speranza che le condizioni esterne favoriscano dei progressi.

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