Aveva fatto scalpore qualche settimana fa l’arrivo di Electra, una chatbot basata sull’intelligenza artificiale e ingiustamente affibbiata a Toyota. I media si erano scagliati contro la cattiva strategia del colosso nipponico, ma ora finalmente la verità è venuta a galla.
Il complotto dell’intelligenza artificiale
Che l’intelligenza artificiale sia ormai un’obiettivo di tutte le aziende è cosa nota. E con lo sdoganamento di ChatGPT, un po’ tutti hanno provato a rilasciare il proprio personale chatbot per offrire un servizio di assistenza ai propri utenti. Fino a qualche ora fa pensavamo che anche Toyota si fosse cimentata in tale iniziativa, e a quanto pare la sua strategia è stata davvero deleteria. Electra, questo il nome dell’AI della chatbot, ha praticamente screditato le strategie della sua stessa casa automobilistica in merito alle auto elettriche.
Si è trattato di una trovata abbastanza credibile, in quanto effettivamente le vendite di Toyota nel settore delle auto elettriche sono sicuramente più basse di quelle dei competitor, nonostante l’azienda nipponica abbia invece ottenuto numeri importanti, soprattutto per le ibride. Secondo Electra però le colpe dell’azienda erano tutte strategiche. Ora però si è scoperto che tale intelligenza artificiale non aveva nulla a che fare con il marchio giapponese, e che stava appunto operando per screditarla. Eppure il sito era costruito in maniera davvero impeccabile e presentava Electra con tutti i crismi. In esso si leggeva:
“Electra è una straordinaria incarnazione dell’impegno di Toyota nei confronti delle mutevoli preoccupazioni dei conducenti in un clima che cambia. È un copilota AI progettato per aiutare a raggiungere il nostro futuro Beyond Zero, senza dover cambiare corsia nel presente. Nata al Toyota Research Institute, è stata addestrata su estesi set di dati automobilistici e climatici che le danno una profonda comprensione di questi sistemi complessi, il tutto a sostegno della sua direttiva di missione: aiutare i conducenti a sperimentare una consapevolezza ecologica consentendo al contempo l’alimentazione a carburante come esperienza di guida che già conoscono e amano”.
Toyota colpita da fake
Chi ha avuto esperienza di conversazione con questa chatbot afferma che a un certo punto l’AI parla addirittura di scenari apocalittici che Toyota starebbe studiando per creare problemi nel mondo. Insomma, il malfunzionamento era palese, ma si pensava a qualche errore nella progettazione degli informatici della casa nipponica. Un po’ come quanto successo con il chatbot di Chevrolet che, dopo alcune domande, finisce per consigliare veicoli di altre marche. Stavolta però è dovuta intervenire proprio Toyota per precisare di essere completamente estranea a tale sito. E bene precisare comunque che al momento la casa automobilistica non è ancora in grado di capire come tale fake l’abbia coinvolta, ma è già all’opera per appurarne i motivi e denunciare i responsabili.