Il presidente di Toyota, Akio Toyoda, ha recentemente lamentato le critiche ricevute dall’azienda circa la riluttanza nell’elettrico, sottolineando come la Casa delle Tre Ellissi abbia comunque ridotto le emissioni di anidride carbonica del 23%. Sean Hanley, vicepresidente vendite e marketing della divisione australiana, ribadisce la posizione del colosso automotive nipponico, sostenendo la necessità di un approccio “multipercorso”, comprensivo di ibride, termiche, elettriche e idrogeno.
Toyota difende la sua posizione: “Non è una scelta contro l’elettrico, ma per la sostenibilità”
Il costruttore nipponico non è contrario alle BEV, anzi, desidera partecipare alla transizione e ne è entusiasta. D’altro canto, continua a serbare delle perplessità in proposito e considera l’elettrico come unica soluzione per raggiungere la neutralità del carbonio. Crede di avere la responsabilità sociale e comunitaria di fabbricare macchine con capacità reali e desiderabili.
Di conseguenza, sostiene l’adozione di standard sulle emissioni di carburante e la strategia del “multipercorso”. Tenersi aperti a cogliere qualsiasi opportunità le consentirà di essere una sicura protagonista della mobilità anche in futuro, a prescindere da quale piega assumerà. Si definisce realista e onesta a riguardo, consapevole dei limiti in termini di costi e tempi di ricarica riguardanti la tecnologia a batteria.
Nonostante qualcuno abbia avuto da obiettare in proposito, l’azienda è stata la prima casa automobilistica al mondo nel 2023 per il quarto anno consecutivo, con la Corolla capace di conquistare dei fantastici traguardi. La bontà delle scelte assunte è ravvisabile nel responso dei consumatori, rimasti fedeli a Toyota. L’unica voce fuori dal coro è forse rappresentata dalla Hilux, il modello a idrogeno della compagnia incapace di catturare l’interesse generale. Malgrado siano stati profusi degli importanti investimenti a riguardo, la reazione fredda dei potenziali acquirenti dimostra delle falle. Al di là della qualità della macchina, comunque apprezzabile, pesa la mossa anticonformista di puntare sull’idrogeno.
Negli stessi incontri con la stampa, gli alti funzionari di Toyota hanno ammesso di aver fatto male i loro conti. Permangono dei grossi margini di miglioramento, anche nelle infrastrutture di ricarica, finora poco sviluppate. Comunque, si tratta dell’unica sbavatura di un percorso altrimenti impeccabile.
La potenza dei motori è consapevole del divieto di vendita di auto a combustione interna dal 2035 e, pur andando avanti a prediligere un approccio “multipercorso”, aumenterà la tiratura di esemplari elettrici. Il proposito è di toccare quota 3,5 milioni di BEV vendute entro il 2030. Con tale obiettivo, lancerà 30 nuove proposte, tra cui SUV, berline e veicoli commerciali. La bZ4X, già sul mercato, costituisce il primo passo in tale direzione. Sono due le architetture interne: e-TNGA ed e-TNGA-L, rispettivamente dedicate ai modelli compatti e grandi. Inoltre, proseguono le attività di ricerca e sviluppo inerenti agli accumulatori allo stato solido, che promettono maggiore efficienza e percorrenza. In proposito, è attiva una sinergia con Panasonic.