Toyota, marcia indietro sull’elettrico: l’annuncio

Ippolito V
Toyota fa una marcia indietro rispetto ai piani iniziali sull’elettrico, con un annuncio dove esprime tutte le proprie ambizioni.
Toyota bZ4X

Fino a ieri (esageriamo!), Toyota predicava forti dubbi circa l’elettrico. Attraverso il presidente di allora, Akio Toyoda, la società si diceva titubante circa la decisione degli organi politici di puntare in toto sulle bev. Ad avviso del colosso motoristico, occorreva esaminare pure le alternative, tra cui l’ibrido e l’idrogeno. Anche se l’idea di sondare tali piste, in nome della neutralità carbonica, permane, l’apertura alle auto elettriche è evidente. E lo conferma un articolo pubblicato da Nikkei, media del Sol Levante specializzato in questioni economiche. Stando a quanto riferisce, il Costruttore avrebbe comunicato ai fornitori i nuovi obiettivi di produzione. Che, ve lo anticipiamo fin dal principio, sono talmente elevati da lasciare quasi credere in un peccato di presunzione.

Toyota: retromarcia sull’elettrico

Toyota logo

Entro il 2025 punta a raggiungere una tiratura di esemplari a zero emissioni di 600 mila unità, contro le 150 mila del 2023. E pensare che solo nel 2022 la produzione è stata limitata a 24 mila unità. Cos’avrà fatto spinto la compagnia ad alzare il tiro? Per quanto non lo si dica in modo esplicito, il mercato. In Italia della transizione ecologica siamo stati finora stati protagonisti giusto in parte. Ma se proviamo a uscire fuori dai confini nazionali, noteremo che il cambiamento è già in atto. Oltre alla Cina, in possesso di un evidente vantaggio competitivo sulla concorrenza, gli USA spingono parecchio. La politica vagliata dall’amministrazione Biden, espressa nell’Inflation Reduction Act (IPA) incarna il pensiero americano. Nel giro di poco tempo gli States cercheranno di recuperare il terreno sulle rivali e le politiche di sostegno mirano a favorire la svolta.

Nel caso della Toyota, il proposito è di certo importante, ma bisogna pur sempre ricordare di chi stiamo parlando. Spesso tessiamo le lodi della Tesla, tuttavia la potenza asiatica è la numero uno in assoluto. E se ci aggiungiamo la padronanza dell’ibrido non ci stupiremmo di una rimonta lampo. Oltretutto, entro il 2026 lancerà in commercio ben dieci nuovi modelli, dove le Lexus rientrano nel conteggio complessivo.

Stando a Nikkei, la Hilux potrebbe approdare in Thailandia quest’anno, mentre il prossimo segnerà il debutto di suv in USA e Cina. Negli States sarà, peraltro, avviato lo stabilimento dedicato alla fabbricazione delle bev. La prima ad aprire il corso sarà lo sport utility a zero emissioni, destinato a nascere nel complesso di Georgetown, nello Stato del Kentucky. Le parti coinvolte riusciranno a fare centro?

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