Toyota nella bufera: l’ombra del Dieselgate

Ippolito V
Toyota finisce nell’occhio del ciclone per un nuovo scandalo sui suoi motori: la Casa avrebbe manipolato le emissioni
Toyota bZ4X

Lo scandalo dei motori Diesel non risparmia neppure il Giappone. Benché il pubblico europeo sia abituato a vedere associato il nome di Volkswagen, nemmeno altre grandi compagnie sono immune da questo genere di scandali. Ne abbiamo l’ennesima prova ora, date le pesanti critiche ricevute da Toyota, coinvolta in una vicenda che ha provocato il blocco della produzione di certi modelli e il divieto di spedire propulsori diesel da parte del ministero dei Trasporti giapponese. L’annuncio è stato piuttosto destabilizzante, soprattutto tra i fan della Casa delle Tre Ellissi, giacché l’affidabilità è sempre stata uno dei motivi principali dietro il suo successo planetario.

Toyota sotto attacco: avrebbe manipolato le emissioni

Toyota logo

Tutto è cominciato quando Toyota Industries Corp., fornitore di motori per l’azienda nipponica, ha ammesso di aver falsificato i dati relativi alle emissioni di alcune unità diesel. Questi motori, montati su 10 modelli della gamma destinati al pubblico internazionale, compresa la celebre Land Cruiser, presentavano software che alterava l’erogazione del carburante, al fine di migliorare le rilevazioni di sostanze nocive emesse nell’ambiente.

Attualmente in affanno a causa dei danni arrecati dall’uomo negli ultimi secoli, il pianeta merita più che mai rispetto. In caso contrario, il futuro delle prossime generazioni è seriamente in pericolo. Ecco, dunque, che l’industria automobilistica ha precisi doveri da adempiere e lo scandalo in cui è coinvolta Toyota le rende poco onore. Nella fattispecie, ha interrotto la produzione di sei linee in quattro impianti della zona centrale del Sol Levante. Il veto, dapprima previsto fino al 5 febbraio, è stato esteso di un’ulteriore settimana, fino al 12 febbraio, in attesa di nuove indicazioni da parte della politica locale.

Il ministero dei Trasporti giapponese ha ordinato il blocco all’invio dei propulsori a gasolio incriminati, impedendo, in buona sostanza, la commercializzazione delle vetture che li montano. Il recente scandalo ha danneggiato l’immagine della società, nota, come già detto in precedenza, per il rapporto di trasparenza e rigore intrattenuto con i clienti. I portavoce hanno già annunciato misure per rimediare al problema e riconquistare la fiducia della clientela.

Logo Toyota

Attualmente, Toyota sta collaborando con le istituzioni per far fronte alla situazione venutasi a creare. Gli operatori hanno reso noto che interverranno sul software dei motori coinvolti nello scandalo e risarciranno i clienti che hanno acquistato le macchine interessate. Quello che è capitato è giusto l’ultimo di una lunga serie di scandali, che ha colpito, oltre a VW, anche Fiat Chrysler e Renault. La spiacevole scoperta evidenzia il bisogno di controlli più stringenti. I costruttori hanno il compito di rispettare le normative ambientali e di fornire dati accurati sulle performance dei rispettivi prodotti. Infine, ai consumatori si consiglia di rimanere vigili sulle problematiche e di scegliere veicoli affidabili e poco inquinanti.

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