Toyota, perché è crollato il capannone di Bologna

Ippolito V
Nonostante l’impianto Toyota sia considerato moderno e tecnologicamente avanzato, episodi critici si erano già verificati in passato.
Toyota Material Handling bologna

Choc in Italia per l’esplosione avvenuta nello stabilimento Toyota Material Handling di Bologna. L’episodio ha causato la morte di due persone e il ferimento di altre undici, tra cui una ancora in condizioni critiche. Il drammatico incidente si è verificato ieri, nel pomeriggio, intorno alle 17:20, mentre circa 300 degli 850 lavoratori erano in servizio.

Toyota Material Handling bologna

La potenza dell’esplosione è stata tale da essere percepita persino a 10 km di distanza, con alcuni testimoni che l’hanno paragonata a un terremoto. Le cause esatte del crollo del capannone, in un’azienda considerata all’avanguardia, non sono ancora del tutto chiare. La Procura si prepara a indagare, aprendo un fascicolo per omicidio colposo.

L’impianto appartiene a Toyota Material Handling, parte del gruppo giapponese Toyota. Lo stabilimento in questione è specializzato nella produzione di carrelli elevatori. Situato a Borgo Panigale, vicino all’aeroporto di Bologna, lo stabilimento è uno dei più grandi della zona, in costante crescita negli ultimi anni.

Toyota Material Handling bologna

Secondo le prime ricostruzioni, a provocare l’esplosione sarebbe stato un compressore, che ha innescato il crollo di un pilastro portante, facendo collassare l’intera struttura relativa al reparto logistico. I soccorritori, una volta entrati nella zona del disastro, hanno descritto lo scenario come dominato da detriti, con macerie di metallo e mattoni a terra. Al momento, le indagini non escludono diverse ipotesi: un difetto del macchinario, problemi di manutenzione o un utilizzo scorretto.

Le vittime dell’incidente sono Lorenzo Cubello, 37 anni, e Fabio Tosi, 34 anni, entrambi di Bologna. Degli undici feriti, uno è stato sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza ed è in condizioni critiche, mentre gli altri hanno riportato ferite meno gravi, non sarebbero in pericolo di vita. I feriti sono stati trasportati tra l’ospedale Maggiore di Bologna e quello di San Giovanni in Persiceto.

Nonostante l’impianto di Toyota Material Handling sia considerato moderno e tecnologicamente avanzato, episodi critici si erano già verificati in passato. Proprio oggi, 24 ottobre, prima dell’incidente, era stato indetto uno sciopero per richiedere condizioni di lavoro più sicure. Gian Pietro Montanari, membro della Fiom e ex delegato alla Toyota di Bologna, ha ricordato precedenti episodi di sciopero legati all’uso di attrezzi non collaudati e un incendio scoppiato nel reparto verniciatura, fortunatamente senza feriti.

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