Toyota: batterie da 1.500 km entro il 2026

Ippolito V
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Il contributo apportato nella diffusione su larga scala della tecnologia ibrida aveva lasciato immaginare che Toyota si sarebbe confermata un passo avanti pure con le auto elettriche. E, invece, la realtà è stata differente, capace di sorprendere pure tutti coloro che erano convinti di aver capito tutto del Costruttore delle Tre Ellissi. Difatti, al contrario di realtà quali Ford e Audi (giusto per fare un paio di esempi celebri), la prima bev della potenza nipponica ha visto la luce soltanto lo scorso anno.

Toyota: il nuovo corso elettrico è davanti a noi

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Prima della bZ4X era stato rimandato ogni discorso, poiché poco allettati dalle potenzialità della tecnologia. Ma le direttive degli organi europei e non solo hanno spinto a un ravvedimento. Restare fuori dalla partita rischia, infatti, di ripercuotersi troppo sulle economie societarie. Perché, ok, la messa al bando delle endotermiche avverrà fra diversi anni, tuttavia la sensibilità al tema dei conducenti è notevolmente cresciuta. Per tenere testa alla concorrenza, adesso il gruppo sta cercando di far ricredere il pubblico di riferimento, attraverso degli annunci a effetto.

Tra i progetti maggiormente ambiziosi, rientrano pure delle batterie a stato solido capaci di alimentare le future bev per 1.500 km. Secondo la tesi portata avanti da Automotive News, il brand ha intenzione di proporre delle tecnologie inedite mediante le quali mettere la freccia sulle rivali. Il pezzo è stato annunciato il giorno seguente all’annuncio degli azionisti di votare contro Akio Toyoda, che nel corso della presidenza si è fatto pure qualche nemico. Su di lui pesa la poca attenzione alle prospettive del full electric.

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Ciò avrebbe avuto delle ripercussioni circa l’operato dell’alto dirigente e l’intenzione sarebbe di dargli il benservito. Tra le soluzioni più interessanti ventilate spiccano i pacchi batteria a stato solido di nuova generazione, che, almeno sulla carta, dovrebbero rappresentare l’asso nella manica per vetture a elevata autonomia. Quasi mai la compagnia ha fallito appuntamenti del genere, pertanto le sensazioni sono buone circa la sua effettiva capacità di portare a termine la missione. Stando ai portavoce del conglomerato l’arrivo degli accumulatori è stabilito per il 2027 e con una singola carica saprà raggiungere un’autonomia massima di 1.500 km.

Si tratterà del coronamento di un processo scandito da varie tappe intermedie, tese a massimizzare le capacità. La prima sarà rappresentata dalla tipologia agli ioni di litio, in grado di raddoppiare l’autonomia attuale raggiunta dal crossover a zero emissioni bZ4X. Il progetto merita di essere seguito da vicino, perché potrebbe porre mettere parola fine a una delle annose criticità delle bev.

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