Truffa Telepass, passa il casello 172 volte senza pagare: come ci riusciva

Ippolito V
Passa il casello autostradale per 172 volte senza pagare mai, prima che venisse beccato: la truffa col Telepass è stata scoperta.
Autostrade

L’occasione fa l’uomo ladro. E alcuni “furbetti” hanno una fantasia che va oltre ogni limite. Un conducente svizzero di soli 22 anni è stato beccato mentre percorreva le corsie Telepass dell’Autostrada dei Laghi in Lombardia senza pagare il pedaggio. “Suvvia, chissà che notizia…”, starete commentando, vero? Peccato che ci sia un dettaglio di cui non vi abbiamo ancora parlato: lo ha fatto 172 volte! Dal 18 aprile 2022 al 15 febbraio 2023, riferisce Il giorno. Che fornisce delle maggiori informazioni a proposito dell’automobilista, compresa la tecnica orchestrata per aggirare il sistema. A lungo gli è andata bene, ma ora rischia delle sanzioni esemplari da parte della giustizia italiana.

Truffa Telepass: casello passato 172 volte senza mai pagare

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Le indagini hanno rivelato che il ragazzo, un residente di Lugano, nel canton Ticino, aveva sviluppato una tecnica infallibile. Messo a segno lungo l’A9, l’autostrada che da Lainate, nel Milanese, arriva fino al confine di Stato con la Svizzera.

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Se ne stava incollato a ruote ai veicoli che lo precedevano e la passava liscia. Così, l’impianto elettronico al casello non notava nulla di particolare. Delle malefatte se ne è resa conto l’unità della Polizia Stradale di Busto Arsizio, messasi prontamente in contatto con la Procura di Como. Ad aver notato qualcosa di “strano” un dipendente di Autostrade per l’Italia, notando una vettura con targa elvetica uscire alla barriera di Grandate, sfruttando la scia del mezzo davanti a lui.

In seguito a verifiche approfondite è saltato fuori che il giovane era un esperto del metodo. Lo realizzava in maniera sistematica e, in tal modo, ha evitato di pagare circa 1.600 euro in pedaggi autostradali. Tuttavia, adesso avrà delle brutte gatte da pelare, dopo essere stato pizzicato dalle Forze dell’Ordine. L’accusa a suo carico è quello di truffa aggravata, resta da capire quale sarà l’opinione del giudice incaricato di esprimersi. Al responsabile è stata inviata la notifica di conclusione delle indagini, basata sui filmati delle telecamere addetti a sorvegliare giorno e notte i caselli. Adesso gli toccherà rispondere del reato di truffa, aggravata dal fatto che la parte lesa è un ente pubblico. Difatti, Autostrade per l’Italia è tornata a essere proprietà dello Stato lo scorso anno. Rimane da scoprire quale sarà la decisione del giudice, se applicherà il pugno duro o meno. Di sicuro, non deve passarsela granché bene in questo momento. Le immagini sembrano inchiodarlo e avrà tutto il tempo di riflettere sulle proprie azioni.

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