Ancora motori termici in quantità? Ebbene sì, non può stupire. D’altronde gli ibridi stanno raccogliendo importanti risultati nell’ultimo anno a dispetto della “rivoluzione” dei veicoli elettrici. Un marchio, anzi un grande gruppo, Volkswagen sta investendo milioni di euro nei nuovi motori a combustione interna e Mercedes ha annunciato notevoli investimenti nello stesso settore. Due colossi in una direzione che qualcuno definirebbe “strana”.
Allo stesso tempo, diverse aziende come Porsche, Ford e GM stanno rivedendo i loro piani relativi ai veicoli elettrici. Secondo il fornitore francese Opmobility, azienda impegnata in “sistemi di energia pulita e assemblaggio di moduli automobilistici per più di 80 marchi globali”, l’elettrificazione sta rallentando nettamente. Nel 2024 le strategie delle case automobilistiche verso l’elettrificazione sembrano essere state un po’ tutte ridimensionate.
L’azienda sostiene che le case automobilistiche stiano producendo più veicoli elettrici di quanto richiesto dal mercato, a causa di una diminuzione della domanda. Siamo davanti a un vero e proprio passo indietro: produttori francesi, tedeschi e americani stanno ora fabbricando il 40-45% in meno di veicoli elettrici rispetto alle previsioni.
“Questo implica che la capacità implementata dai nostri clienti e da noi stessi necessita di continui adattamenti,” ha dichiarato Laurent Favre, CEO di OPmobility. “Stiamo adattando il nostro lavoro alle esigenze dei clienti,” ha aggiunto Favre. Le aziende stanno imparando sempre di più ad “aspettare” i clienti per capire meglio le loro preferenze. Un esempio chiaro sono le parole di Jean-Philippe Imparato, CEO di Alfa Romeo, che ha espresso dubbi sul futuro esclusivamente elettrico, aprendo alla possibilità di motori ibridi per i nuovi modelli Stelvio e Giulia.
Favre, a proposito di ibridi che possono “sovrastare” i veicoli elettrici, ha commentato, “C’è un rinnovato interesse per gli ibridi e gli ibridi plug-in”. Alcuni clienti, specialmente negli Stati Uniti, stanno ora concentrandosi sullo sviluppo di ibridi plug-in, considerati un ponte tra le due tecnologie. “Il passaggio all’elettrico è stato imposto dalle normative, non è avvenuto a causa della domanda dei consumatori,” ha concluso Favre.