Nel corso del 2023, SIGNUS, un’azienda specializzata spagnola, ha gestito un’ampia quantità di pneumatici fuori uso. Il fatto incredibile non è tanto il riciclo (di per sé una grande azione, oltre che un business molto importante) ma quanto il riutilizzo degli pneumatici per la realizzazione di nuovi prodotti. Tra gli utilizzi si segnalano strutture come campi da calcio, parchi giochi e strade.
Durante l’anno scorso, dunque, SIGNUS ha trattato complessivamente circa 206mila tonnellate di pneumatici dismessi, destinandoli a nuove applicazioni. Degli oltre 15 milioni di pneumatici usati e rovinati che sono stati gestiti, il 12% è preparato per il riutilizzo come pneumatici di seconda mano o ricostruiti, il 51,1% è riciclato per varie applicazioni. Il restante 36% è utilizzato per il recupero energetico, andando a sostituire i combustibili fossili.
Secondo il Rapporto di attività 2023 di SIGNUS i principali impieghi del materiale derivato dai pneumatici sono stati: 25.478 tonnellate di pneumatici utili per installare quasi 255 campi da calcio; 20.802 tonnellate di pneumatici utilizzati per costruire circa 4.100 parchi giochi. Non trascuriamo anche le 1.708 tonnellate impiegate per migliorare 160 chilometri di strade.
SIGNUS ha anche sottolineato l’introduzione della pirolisi come metodo per recuperare nerofumo e olio dai pneumatici. In questo modo hanno potuto “rientrare” in nuovi processi produttivi. Per l’anno 2023, SIGNUS ha superato in tutte le comunità autonome iberiche le quantità di pneumatici fuori uso raccolti rispetto agli obiettivi fissati dal Ministero per la Transizione Ecologica.
L’azienda spagnola ha inoltre sviluppato nuove mescole bituminose contenenti gomma da NFVU, andando a coniugare anche altri benefici come riduzione del rumore, migliore spessore e costi di manutenzione. Tra i progetti innovativi, l’azienda ha parlato di ‘PERSEUS’, in fatto di gomma riciclata nella produzione di materiali termoplastici. E ancora, il ‘FIBER2FIBER’, per il riciclo chimico della parte tessile dei pneumatici.
Non si smette di sottolineare anche la ricerca di alternative per l’uso della gomma riciclata da pneumatici, in vista del divieto dell’Unione Europea, previsto per ottobre 2031, sulla commercializzazione di materiali polimerici inferiori a 5 mm come intaso per campi in erba artificiale.