Il Governo italiano, insieme ad alcuni produttori, chiedono a gran voce una modifica della legge relativa al divieto di vendita che colpirà le nuove auto con motore a combustione dal 2035 in Europa. Con il rallentamento delle vendite delle auto elettriche, il settore potrebbe collassare, oltre a perdere terreno con la Cina, al momento il mercato più preoccupante. La Terra del Dragone è infatti molto avanti nello sviluppo di veicoli a zero emissioni, tanto che l’UE ha deciso di applicare dazi per “proteggere” i produttori occidentali. Ora il Governo italiano intende presentare un documento al Consiglio di Competitività con alcune proposte per una transizione all’elettrico più flessibile.
La transizione alle auto elettriche non prosegue come previsto: Urso e il Governo italiano proporrà delle alternative
“Non è possibile adottare un’unica soluzione tecnologica, questa impostazione ideologica si è scontrata con il settore dell’auto. Sono pesanti segnali di crisi in vari paesi e la commissione appena insediata deve fare i conti con le attuali condizioni”, ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Transizione energetica Gilberto Pichetto Fratin, durante il suo intervento all’evento di Ngv Italy.
“Bisogna superare la transizione ideologica con biometano, idrogeno e biocarburanti. Occorre consentire un cambiamento che non sia socialmente drammatico, e dobbiamo investire sempre più sulle tecnologie che riducono le emissioni senza essere demagogici. Oggi ci sono una serie di tecnologie, come i biocarburanti. Da parte di questo governo c’è un impegno concreto in questa direzione, infatti al G7 ci siamo fatti promotori delle forme del biocarburante”, ha continuato.
Inoltre, il ministro ha dichiarato che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) gioca un ruolo cruciale in questo contesto: “Abbiamo introdotto incentivi fiscali a sostegno della produzione e dello sviluppo di idrogeno. Stiamo finanziando con 160 milioni di euro le aziende di sviluppo per produzione e uso locale di idrogeno verde per imprese e trasporto locale. Il mio impegno è lavorare per l’Europa per fare in modo che anche da noi ci sia la serenità necessaria per fare ricerca e investire”. Ricordiamo inoltre che il Governo ha tagliato circa l’80% del Fondo Automotive, motivo per cui nel 2025 non ci saranno incentivi per l’acquisto di auto elettriche, in primis.
Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, è intervenuto dicendo: “Tra circa due settimane presenterò al Consiglio di Competitività un non paper, promosso dall’Italia insieme alla Repubblica Ceca, per cambiare il destino dell’auto in Europa. La neutralità tecnologica e l’apertura ai biocarburanti sono due capisaldi del documento, al pari della richiesta di anticipare ai primi mesi del 2025 la presentazione del report previsto dal Regolamento sulle emissioni di CO2 per i veicoli leggeri, per garantire agli operatori un quadro certo e duraturo”.
Specialmente le aziende tedesche stanno faticando nella transizione all’elettrico, che sta portando a migliaia di licenziamenti e chiusure di stabilimenti, come nel caso di Volkswagen e Audi. Inoltre, c’è anche la paura di perdere un mercato importante come la Cina, dopo che la Commissione Europea ha applicato dazi alle auto elettriche cinesi. Il Govero della Terra del Dragone ha risposto bloccando gli investimenti in Europa. Un duro colpo per diversi Paesi. Non ci resta che capire come evolverà la situazione.