Dallo scorso mese di maggio, VinFast, il promettente marchio vietnamita specializzato nelle auto elettriche, cambia politica sulle batterie. Qualora vi foste persi le “puntate precedenti”, il marchio asiatico aveva stabilito di proporli a noleggio, attraverso il noleggio degli accumulatori. Adesso il piano di abbonamento per il componente più costoso delle bev è cambiato ed è incluso nell’acquisto del mezzo.
VinFast: cambio di politica sulle elettriche
Mentre scriviamo l’approdo della compagnia è ancora parecchio limitato, circoscritto a pochi selezionati territori. Per adesso si è focalizzata negli Stati Uniti. Invece, nel Vecchio Continente han preso soprattutto d’assalto i Paesi Bassi. Adesso, però, arriva la svolta improvvisa circa le condizioni di vendita dei suoi modelli VF8 e VF9. Due esemplari dalla personalità identica, sebbene il secondo abbia dimensioni maggiori. Il marchio ha aperto il configurato nella terra dei tulipani proponendo agli acquirenti la formula di abbonamento della batteria votata al low cost. Una strategia analoga a quella attuata da altri marchi asiatici, nel tentativo di ridurre in misura sostanziale i prezzi delle nuove proposte.
Per il noleggio degli accumulatori al cliente occorre sottoscrivere un piano mensile, il cui importo cambia a seconda della capacità e dell’autonomia della quale crede di aver bisogno. Così facendo, ha una migliore gestione dei risparmi. Tuttavia, per ragioni imprecisate, VinFast ha rivisto le condizioni delle sue proposte in commercio, comprensiva pure dell’accumulatore. La tesi più gettonata vuole che la compagnia sia ricorsa ai ripari in seguito ad alcune difficoltà sofferte nella sostituzione delle batterie scariche con quelle cariche.
Da un lato si evita di disporre di strutture specifiche come quelle del NIO per attuare il processo in questione, dall’altro cresce il prezzo di acquisto. Ne conseguono dei prezzi di listino più elevati e mica di un importo modico. Si sfiorano i 10 mila euro di differenza nei Paesi Bassi, dove per la VF8 con batteria da 87,7 kWh versione Plus tocca sborsare 53.900 euro contro i precedenti 44.350 euro, mentre per l’opzione Plus la cifra sale a 59.970 euro, contro i precedenti 59.200 euro.
Nel caso invece, della VF9 con batteria da 123 kWh versione Plus tocca sborsare 91.300 euro, mentre per l’opzione Plus la cifra sale a 100.100 euro. Il lato positivo è la rinuncia all’accumulatore da 82 kWh effettivi, sostituita da una 87,7 kWh nella VF8 con autonomia di 471 km nel ciclo WLTP. La VF9 ne dispone, invece, di una da 123 kWh con percorrenza fino a 594 km.