Volkswagen: addio ID., ecco i nomi del futuro elettrico

Ippolito V
La Volkswagen abbandona il sottomarchio ID. e dai brevetti filtrano dei nomi suggestivi per i modelli elettrici
Volkswagen logo

La Volkswagen ha registrato una serie di nuovi nomi presso gli uffici brevetti di tutto il mondo. La notizia, trapelata dai registri, ha acceso la fantasia degli appassionati, che si interrogano sul futuro della gamma del marchio tedesco, attualmente alle prese con un profondo rinnovamento. Come dichiarato dall’amministratore delegato, Thomas Schafer, andranno apportati dei decisi correttivi per ritrovare la rotta. Alcune new entry nella gamma hanno faticato a imporsi, soprattutto nel comparto elettrico, dove permane il forte scetticismo del cliente medio.

A causa degli elevati prezzi di listino, una famiglia normale ci pensa su bene prima di inoltrare un ordine. Un possibile deterrente, tutto da confermare, dietro la riluttanza ad abbracciare il corso green sarebbe da ricercarsi nella nomenclatura assegnata. Il prefisso “ID.” che accompagna ciascuna vettura a batteria ha finora poco funzionato, forse perché esprime poca personalità. Nel dubbio, Volkswagen ha in serbo degli importanti cambiamenti, vista l’elevata posta in palio.

Volkswagen: i nomi depositati negli uffici brevetti

Volkswagen

Le denominazioni ravvisate nella documentazione sono le seguenti: Therion, Tera, Era, Tyber, Setaccio, Theria, Tivas, Taroko, Tempus, Tukan, Trono, Airone, Angra e Udara. Il significato di alcuni può aiutare a immaginare come saranno i modelli definitivi: ad esempio, Therion in greco significa “bestia selvaggia”. Ergo, dovrebbe identificare una macchina ad alte prestazioni. Volare troppo con la fantasia è, però, vietato, giacché il VW Group dispone di brand specializzati nell’high-performance. A rigor di logica, sarà qualcosa nello stile della Golf GTI, tra l’altro recentemente rinnovata. Tradotto: non una sportiva nel senso letterale del termine, quanto piuttosto sportiveggiante. Briosa, senza trascendere i limiti del mezzo “comune” per sfociare nel comparto delle hypercar.

Tera deriva forse da “terabyte”, un’unità di misura informatica, mentre Era si riferisce magari a un’epoca o a un periodo storico. Tyber sottintenderebbe un omaggio al fiume Tevere; invece, Taroko è il parco nazionale di Taiwan. E, ancora, Tempus in latino sta per tempo e Tukan il variopinto tucano, volatile dal becco colorato.

Volkswagen logo

Non è detto che ciascuna delle denominazioni verrà impiegata per modelli di serie. Qualcuna immaginiamo accompagnerà delle future concept car, esercizi stilistici preliminari ad auto definitive, altri saranno riposti nel cassetto, in attesa di essere adottati all’occasione propizia. Giusto che ci aggiriamo nel campo delle speculazioni, verrebbe da immaginarne la fruizione in veicoli commerciali come furgoni e camion. Non è nemmeno scontato che laddove la divisione marketing se ne servisse, saranno attribuite a proposte in circolazione nel Vecchio Continente. Le mire di VW rimangono internazionali e, per tale ragione, certi veicoli vengono rilasciati in territori selezionati, tipo l’America Latina o la Cina, uno dei maggiori punti di destinazione. Il potenziale giro d’affari rende la Repubblica del Dragone uno dei canali di sbocco principali.

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