Superata dalla BYD a febbraio in termini di immatricolazioni, il marchio Volkswagen è sul punto di partire al contrattacco. Il recente periodo lascia abbastanza a desiderare per quanto riguarda la potenza tedesca, costretta a rivedere verso il basso le stime di immatricolazioni globali entro la fine del 2023. Da 9,5 milioni di unità si è scesi a una cifra compresa tra i 9 e i 9,5 milioni di esemplari. A determinare il ridimensionamento diversi fattori, alcuni dei quali fuori dalla sfera di competenza del produttore. Nello specifico, l’intero conglomerato viene dai disagi arrecati alla catena di approvvigionamento, dopo lo scoppio dell’emergenza sanitaria da Covid. In aggiunta, la divisione software Cariad ha sofferto delle brusche frenata, un altro motivo reo di tarpare le ali all’azienda.
Volkswagen:
Nella terra dei dragoni Volkswagen ha perso un po’ del proprio ascendente. Lo certificano i numeri: passato un decennio da realtà numero uno nei confini del grande Paese asiatico, sta perdendo terreno rispetto alle controparti locali. Lo scorso anno si è chiuso con un calo delle registrazioni del 3,6 per cento. E il 2023 ha ribadito le difficoltà patite. Il rapporto qualità-prezzo dei modelli cinesi è, d’altronde, difficile da eguagliare. Stando a un recente studio, il costo di fabbricazione delle bev è inferiore del 37 per cento nello Stato, in confronto alle spese da fronteggiare in Germania. Per risollevarsi in piedi, scatta la “fase B” del piano: entro il 2027 usciranno 11 nuove vetture elettriche.
Lo sbarco, a onor del vero, avverrà a livello globale, compresi in Europa e negli Stati Uniti. Tuttavia, sembra che la mossa del brand sia diretta a riprendersi le quote di mercato in quel di Pechino e dintorni. Lo ha dichiarato Thomas Schafer, numero uno della compagnia al Salone di Monaco. Entro la fine del decennio saranno commercializzate circa 70 bev, per un’invasione green in linea con le direttive delle istituzioni comunitarie. Cinque anni in anticipo del bando delle endotermiche, in programma nel Vecchio Continente per il 2035. Nei mesi precedenti la Volkswagen ha pure spiegato di voler immettere nelle concessionarie due bev low cost: una a meno di 20 mila euro, l’altra a meno di 25 mila. Entrambe avrebbero i numeri adatti ad affrontare le emergenti realtà cinesi. Le 11 auto elettriche in serbo andranno a occupare differenti segmenti, così da andare incontro ai canoni estetici e alle esigenze di un pubblico eterogeneo.