I modelli elettrici della casa tedesca ID.4 e ID.5 avrebbero in programma un restyling completo, azione che sarebbe dovuta arrivare all’inizio dell’estate 2025. Con un ritardo di sei mesi rispetto alla tabella di marcia iniziale, però, si procederà ai cambiamenti promessi in casa Volkswagen. L’uscita delle nuove versioni, infatti, non è prevista prima della primavera del 2026.
Lanciati quattro anni fa, il SUV Volkswagen ID.4 e la sua variante hatchback ID.5 hanno già ricevuto un aggiornamento tecnico lo scorso ottobre. Abbiamo visto l’introduzione di un nuovo sistema di infotainment e un motore più efficiente per le versioni a trazione posteriore con batterie da 77 kWh. Questo aggiornamento ha portato l’autonomia a un miglioramento di circa 17 chilometri.
Il ritardo nel restyling sarebbe dovuto alla portata delle modifiche previste per il modello di punta della gamma elettrica di Volkswagen. Le ID.4 e ID.5, infatti, adotteranno un design rinnovato, una facciata più in linea con il nuovo stile della casa automobilistica tedesca. Tale rinnovamento ricorderà la prossima ID.2, una “congiunzione” che potrebbe essere molto gradita al pubblico.
Il restyling, però, non si limiterà all’esterno. Anche gli interni subiranno notevoli miglioramenti, sia in termini di materiali che di design. Il cruscotto avvolgerà i montanti anteriori, fondendosi con i pannelli delle portiere, mentre il sistema di infotainment verrà completamente riprogettato. Nuovo rinnovamento alla console, dunque. Saranno ottimizzate le prestazioni, con una dinamica di guida migliorata e un’autonomia maggiore, grazie all’adozione di nuove celle per le batterie.
Volkswagen promette un “salto significativo”, un passo in avanti paragonabile a quello fatto nel passaggio dalla Golf V alla Golf VI. Le modifiche verranno apportate utilizzando l’attuale piattaforma MEB della casa tedesca, senza attendere la nuova generazione MEB+. Gli aggiornamenti saranno così profondi che le versioni restyling potrebbero rimanere competitive almeno fino al 2028. In questo modo, la nuova piattaforma SSP (Scalable Systems Platform) potrà aspettare, rimanendo fissata per l’esordio per la fine del decennio.