Robert Habeck, ministro dell’Economia tedesco, ha chiesto a Volkswagen di accelerare il lancio di nuove auto elettriche più accessibili. “Il vostro nome è Volkswagen (auto del popolo) e non Luxuswagen (auto di lusso)”. Per chi non lo sapesse, il nome Volkswagen significa proprio “vettura popolare”, dunque auto pensate per il grande pubblico. Secondo Habeck, il mercato tedesco non migliorerà fino a quando non ci saranno modelli da 20.000 euro che tutti possono permettersi.
La Germania attacca Volkswagen: “Torni a fare auto accessibili”
Parallelamente, il ministro ammette che le autorità devono promuovere il passaggio alla mobilità elettrica attraverso incentivi all’acquisto e agevolazioni fiscali. Inoltre, vuole anche stimolare il mercato dell’usato, motivo per cui si sta studiando di sovvenzionare con 100 euro le revisioni delle batterie delle auto elettriche usate.
Il partito SPD vuole invece stimolare la domanda attraverso un bonus made in Germany per le auto elettriche prodotte nel paese. “È semplice e facile da implementare: comprala, dichiarala nelle tue tasse e ricevi un sussidio direttamente sul tuo conto”.
Attualmente, l’auto elettrica più economica di Volkswagen è la compatta ID.3 di segmento C, che ha un prezzo di partenza leggermente inferiore ai 30.000 euro al netto degli incentivi. All’inizio del 2026 si aggiungerà la ID.2 di segmento B, i cui prezzi dovrebbero partire da meno di 25.000 euro. A differenza della sorella maggiore, che viene assemblata in Germania, la futura utilitaria sarà prodotta in Spagna.
Volkswagen ha confermato qualche mese fa che sta anche lavorando a un’auto elettrica da 20.000 euro che vedrà la luce nel migliore dei casi nel 2027. Come la ID.2, il futuro modello sarà prodotto fuori dalla Germania a causa degli elevati costi nel paese tedesco.
Tuttavia, quando la ID.1 arriverà sul mercato, i concorrenti come Renault o Stellantis avranno già da tempo proposte elettriche da circa 20.000 euro: Dacia Spring, Renault Twingo e Leapmotor T03. Un ritardo che potrebbe mettere il gigante tedesco in una posizione ancora più difficile.