Momento delicatissimo per l’industria dell’auto europea, nel mezzo di una transizione elettrica iniziata convintamente e, successivamente, quasi “ritrattata”. Thomas Schäfer, CEO del marchio Volkswagen, a tal proposito, ha recentemente condiviso su LinkedIn una riflessione sulle difficoltà attuali dell’industria automobilistica e ha avanzato proposte concrete per affrontare queste sfide.
Schäfer ha evidenziato come la Germania, in qualità di hub industriale e leader del settore, si trovi in una posizione critica, con la necessità di un’azione immediata. “La crescita della mobilità elettrica in Europa è rallentata e il mercato si è contratto,” ha dichiarato il CEO Volkswagen, attribuendo parte del problema all’eliminazione dei cosiddetti ecobonus in Germania, che ha disincentivato i consumatori privati.
Parallelamente, Volkswagen sta investendo per mantenere la trasformazione tecnologica in corso, con l’obiettivo di consolidare il futuro della mobilità elettrica. Tante le sfide nel settore, a partire dagli investimento nell’infrastruttura di ricarica, forse, uno dei migliori incentivi all’utilizzo dell’auto elettrica, fattore fondamentale per superare lo “scoglio” dell’ansia da autonomia da parte di numerosi potenziali clienti.
Il marchio, riguardo alla propria gamma elettrica, offre già soluzioni competitive, come la ID.3, a partire da meno di 30.000 euro, e la ID.7, con un’autonomia superiore ai 700 chilometri. A queste si aggiungeranno modelli ancora più accessibili nei prossimi anni.
Secondo il CEO Volkswagen, per incentivare una transizione più ampia verso l’elettrico, è fondamentale l’intervento politico. Schäfer ha sollecitato incentivi fiscali per privati e aziende, prezzi di ricarica competitivi e una rete di stazioni capillare e affidabile in tutta Europa. Va sottolineata anche l’importanza di “un ecosistema industriale solido”, prosegue il CEO della Casa tedesca, in modo che questo integri produzione e riciclo di batterie, insieme a normative sulla CO2 più flessibili per sostenere produttori e consumatori.
Schäfer, inoltre, ha ravvisato come l’Europa rischi di “perdere terreno” rispetto a Cina e States, data l’urgenza di preservare un mercato interno forte e competitivo. “Serve uno sforzo collettivo ora per garantire un futuro prospero alla nostra industria automobilistica,” ha concluso.