Continuano ad arrivare segnali estremamente negativi dal mercato automobilistico globale. A confermarlo è Volvo Cars, che ha superato nel corso del terzo trimestre le aspettative di utile operativo, ma ha dovuto al contempo ridurre le previsioni di crescita delle vendite per l’intero anno. Una decisione del tutto logica alla luce del forte rallentamento del settore, il quale si sta peraltro estendendo anche alle auto di fascia alta. Di fronte ad una tendenza sempre più evidente, anche la casa svedese, rientrante nell’orbita del gruppo cinese Geely, ha dovuto prendere atto dell’impossibilità di far finta di nulla.
Volvo: la crisi delle vendite si sta riversando anche sui modelli di fascia alta
La domanda di veicoli elettrici si è indebolita in maniera evidente nel corso dell’ultimo anno. Una tendenza derivante in particolare dall‘assenza di modelli accessibili per le classi popolari e dalla crescita troppo lenta dell’infrastruttura di ricarica.
A questi dati si è poi andata ad aggiungere una concorrenza sempre più aggressiva da parte delle case cinesi, i cui prezzi molto più contenuti stanno convincendo sempre più i consumatori a dare loro fiducia. Il tutto a scapito delle case tradizionali, in particolare quelle occidentali ed europee. Una pressione che, paradossalmente, potrebbe essere aggravata da quei dazi aggiuntivi UE che pure, secondo Ursula Von der Leyen e soci, dovrebbero difendere i costruttori del vecchio continente.
Per quanto concerne Volvo, il combinato disposto tra questi fattori si è tradotto in un calo della crescita che era stata prevista nel passato mese di luglio. Se allora l’azienda nordica l’aveva indicata in una forbice tra il 12 e il 15% la stessa, ora si vede costretta a fissarla invece in un range tra il 7 e l’8%. Cui si aggiunge una crescita praticamente azzerata nel corso dell’ultimo segmento trimestrale dell’anno.
Il commento del CEO di Volvo, Jim Rowan
A commentare il dato emerso dalle previsioni di Volvo, è stato l’amministratore delegato dell’azienda svedese, Jim Rowan. Queste le parole rilasciate a margine della pubblicazione della relazione, a Reuters: “Non c’è dubbio che il settore stia diventando più difficile… Stiamo iniziando a vedere un rallentamento nella fiducia dei consumatori, causato in parte dall’elevata inflazione. Molte persone chiedono prestiti per acquistare un’auto nuova e l’inflazione elevata ovviamente influisce su questo aspetto.”
Se Volvo Cars punta su grandi successi di vendita dei nuovi modelli, i SUV EX30 ed EX90, per riuscire a rinverdire i propri allori e spazzare via la crisi, gli investitori sono da parte loro costretti a trattenere il fiato nella speranza che l’azienda riesca a raggiungere gli elevati margini promessi. Un traguardo il quale, ad oggi, sembra assolutamente fuori dalla portata di Volvo.
Se, infatti, in passato l’azienda scandinava era convinta che la debolezza della domanda colpisse principalmente il mercato di massa, ora la percezione di quanto sta accadendo è mutata del tutto. Volvo ha infatti dovuto prendere atto del fatto che il problema del mercato non solo si è aggravato, ma va ora a colpire anche il la fascia premium, quella in cui si vanno a posizionare le proprie auto.
Passi indietro sull’elettrificazione
Alla luce dei venti di crisi che continuano a spirare sul mercato, come già fatto da altri, a settembre Volvo ha deciso di fare marcia indietro sui suoi obiettivi di elettrificazione. Scegliendo, in particolare, di continuare a vendere nuovi modelli ibridi più a lungo di quanto inizialmente previsto. Ha inoltre ridotto i suoi obiettivi sul margine di profitto e ha puntato a superare il mercato delle auto di lusso, anziché prefissarsi un obiettivo di vendita specifico come in precedenza.
L’utile operativo della società, la cui maggioranza è detenuta dalla cinese Geely, è stato di 5,8 miliardi di corone svedesi (550 milioni di euro) nel corso del terzo trimestre, contro i 4,5 miliardi dell’anno precedente. Un dato che, come ricordato dagli analisti di Bernstein e JPMorgan, ha superato le previsioni.
I primi, dopo aver riconosciuto che Volvo Cars ha registrato un notevole miglioramento nel terzo trimestre in termini di fatturato e margine, hanno aggiunto che il declassamento delle prospettive ha confermato un anno difficile per l’azienda.