Xiaomi rappresenta una sorta di anomalia, nel settore dell’automotive. L’azienda, infatti, è nata in veste di produttore di smartphone, diventando uno dei maggiori operatori a livello mondiale e in pochi si sarebbero attesi un suo allargamento in un settore competitivo come quello dell’auto.
Un allargamento salutato da un successo a sua volta inatteso, quello tributato dal mercato a Xiaomi SU7, che continua a calamitare grandi consensi e macinare volumi di vendita importanti. Naturalmente, il brand cinese ha pensato bene di confermare il detto in base al quale l’appetito vien mangiando e di conseguenza ora ha deciso di rilanciare. Per farlo punta sull’ampliamento della gamma, proponendo due nuovi modelli, e su una diversificazione da quell’elettrico che sembrava la sua bussola.
Xiaomi, non solo l’auto elettrica nel suo futuro
Nel corso dei prossimi anni, la Xiaomi darà vita ad un ampliamento della propria gamma. Di cui si iniziano già a vedere le prime avvisaglie, con due modelli pronti a sbarcare sul mercato e a rinverdire il successo della SU7. Se il primo di essi, il SUV SU8 non rappresenta una sorpresa, per il secondo il discorso muta del tutto. Si tratterà infatti di un modello non elettrico, segnando un’importante diversificazione rispetto ad una concorrenza interna che punta esclusivamente sulle auto ecologiche.
L’arrivo di questo terzo modello per la gamma di Xiaomi può essere desunta da una presentazione diffusa sul web. A pubblicarla, però, non è stata l’azienda cinese, bensì Bosch, squarciando il velo sulle prossime mosse della stessa. Al suo interno, infatti, è stata praticamente riportata la timeline del brand cinese sino al 2027. Il nome con cui viene indicato all’interno dell’azienda è N3 e si tratterà del secondo SUV della casa.
Se al momento scarseggiano le informazioni sulle sue caratteristiche tecniche, già si sa, al contrario, che si tratterà di un veicolo dotato di motore termico. Tanto da essere indicato dal costruttore alla stregua di REEV, acronimo di Range Extended Electric Vehicle. Ovvero un veicolo a batteria, in questo simile alle altre, ma dotato di un generatore che dovrebbe essere a benzina, montato all’interno del cofano.
La sua uscita è per ora stata fissata al 2026, ma secondo gli addetti ai lavori basterà attendere il prossimo anno. Nel 2025, infatti, farà il proprio esordio il primo SUV di Xiaomi, proposto esclusivamente in versioni elettrica, nelle varianti a motore singolo o doppio. Si presume che i dettagli estetici saranno gli stessi che caratterizzano la nuova N3.
La versione aggiornata della SU7
In attesa di ulteriori modelli concepiti per un allargamento decisivo della propria gamma, Xiaomi ha comunque già messo mano alla sua berlina SU7, che sarà aggiornata il prossimo anno. Il nuovo modello ha nome in codice MS11-P, con la P che sta per Performance e si presenta forte di tre motori in grado di conseguire prestazioni estremamente elevate.
Due unità propulsive saranno posizionate sull’asse posteriore, mentre la terza andrà ad assicurare il funzionamento ottimale della trazione integrale. In base alle indiscrezioni sin qui circolate, la versione aggiornata della SU7 dovrebbe essere in grado di conseguire una potenza massima teorica pari a 1.548 cavalli.
I primi test di collaudo vedono come teatro il Nürburging e quanto trapela desta non poca impressione. La vettura è infatti in grado di passare da 0 a 100 chilometri orari nell’arco di appena 1,97 secondi, e di raggiungere una velocità massima che va ad oltrepassare la soglia dei 300 chilometri orari.
Inoltre, l’auto è equipaggiata con il pacco batteria ad alta potenza Kirin II di CATL, concepito espressamente per le piste. Il modello previsto per la produzione di massa utilizzerà la stessa struttura del telaio, i tre motori e il pacco batteria del prototipo, ma non il telaio in fibra di carbonio a causa dell’alto costo di questo genere di materiali. I dati in questione sono tali da far capire le ambizioni che muovono il progetto e, in definitiva, la stessa Xiaomi.