Xpeng vuole costruire una fabbrica di auto in Europa per evitare i dazi

Daniele Di Geronimo Autore
I costruttori d’auto cinesi provano a superare il problema dei dazi aprendo fabbriche in Europa. Ecco il progetto di Xpeng.
Fabbrica Xpeng UE

La questione dei dazi dell’Unione Europea è un problema. Lo è nelle motivazioni che hanno spinto l’UE a introdurli ma lo è anche per i costruttori esteri che ambiscono comunque a conquistare il mercato europeo anche recuperando il calo delle vendite registrato ultimamente. Per riuscirci Xpeng sta seriamente pensando di prevedere una fabbrica in Europa dove produrre auto elettriche. Dopo BYD, Chery, Zeekr e MG anche Xpeng non rinuncia al Vecchio Continente.

Il piano di Xpeng per raggiungere l’Europa

Auto Xpeng

La startup cinese Xpeng è passata a una tassazione del 31,3% frutto della somma tra le due tassazioni precedenti (l’originario 10% e quella nuova del 21,3%). Per questo motivo il CEO di Xpeng, He Xiaopeng, ha annunciato nel corso di un’intervista di voler costruire una fabbrica in Europa. Al momento i dirigenti dell’azienda sono alla ricerca di una località adatta a ospitare il loro progetto.

Auto elettriche Xpeng

La ricerca non è semplice e sono tanti i fattori in gioco da valutare. Xpeng, così come espressamente dichiarato dal proprio CEO, è alla ricerca di un’area produttiva capace di garantire rischi lavorativi bassi. Un’affermazione che può voler dire tante cose, ma è evidente come si tratti di una scelta strategica estremamente importante dalla quale dipendono le sorti delle vendite delle auto in Europa.

Produzione UE auto Xpeng

C’è poi da considerare come nei piani strategici di Xpeng ci sia non solo la volontà di costruire una fabbrica nella quale produrre auto elettriche, ma di prevedere anche un data center. Si tratterebbe di un impianto su larga scala con il quale raccogliere, custodire e gestire i dati relativi alla guida autonoma delle auto elettriche.

Il problema in realtà non riguarda solo l’Europa: anche il Canada sta infatti introducendo dei dazi sulle importazioni di automobili elettriche cinesi. Se il Canada ha previsto tasse del 100% come quelle che anche gli Stati Uniti sembrano in procinto di produrre, l’Europa si è orientata verso un’aliquota non superiore al 36,3%. Ecco quindi la necessità per i colossi cinesi di trovare soluzioni che possano rivelarsi un’efficace soluzione.

Marca:    Argomento: 
X
Share to...