Yamaha è attualmente al lavoro sulla produzione di nuovi motori, che potrebbero trovare impiego tanto sulle motociclette quanto sulle automobili. L’azienda nipponica ha spesso riscritto le regole del gioco, dimostrando di avere una spiccata propensione a competere con le maggiori realtà di settore. Avviata in precedenza come azienda specializzata in strumenti musicali, con la fine della Seconda guerra mondiale si è fatta largo un altro modello di business, altrettanto redditizio. Il numero uno della compagnia adorava intraprendere sfide lontane dal suo campo di appartenenza. Esattamente quanto fece con Yamaha Motor, la quale venne, alla fine, scorporata. Il ruolo di corollario le stava, infatti, troppo stretto e così le parti divisero le strade.
Nel corso dei decenni ha saputo ritagliarsi un posto tra i marchi leader delle due ruote. Oltre allo sviluppo di prodotti pensati per la clientela, ha partecipato e partecipa tuttora ad alcuni dei principali eventi del motorsport. L’esempio più noto, specialmente nel caso di noi italiani, è costituito dalla MotoGP, trascinata da Valentino Rossi, che ha cementato la propria leggenda. L’ultimo titolo iridato messo in bacheca risale al 2021, portato da Fabio Quartararo, che ha, invece, concluso la passata stagione al secondo posto, dietro il ducatista Pecco Bagnaia.
I nuovi motori Yamaha: quattro unità in un unico blocco
Forte della reputazione conquistata, Yamaha è attualmente impegnata nella transizione elettrica. Per contribuire al passaggio, reso necessario nel Vecchio Continente dal bando dei motori endotermici a partire dal 2035, il colosso nipponico è alle prese con i motori, di cui uno da 35 kW dedicato alle moto e uno da 150 kW rivolto alle auto. Ora inizia un nuovo progetto, che vedrà la creazione di un powertrain per le hypercar da 350 kW, ovvero 496 CV. La peculiarità consiste nell’integrazione della componente meccanica e di quella elettrica in un unico blocco. Così facendo, un unico impianto comprenderebbe diversi motori elettrici, fino a quattro. La potenza verrebbe inviata a ogni ruota e prevedere il raffreddamento aria/olio. Stando alle ultime informazioni comunicate dalla Yamaha, i lavori si trovano in uno stadio avanzato.
In parallelo, Yamaha è legata da una sinergia insieme a Toyota per la fabbricazione di motori a combustione interna molto più puliti in confronto a quelli attuali. Quello rivelato ha la capacità di erogare 450 CV grazie all’idrogeno. In definitiva, Yamaha punta a diversificare il suo portafoglio prodotti, sull’onda degli importanti traguardi tagliati in passato. Ancora una volta proverà ad ampliare il raggio d’azione, dando sfoggio di una versatilità con pochi eguali.