Dopo il rocambolesco GP di Monaco la rossa di Sebastian Vettel rimane in corsa per il titolo mondiale. Il predominio Mercedes è un dato di fatto, ma la rossa deve e può crederci ragionando gara per gara, vediamo perchè.
Vettel più di Alonso, rossa ancora in corsa mondiale.
I numeri non si possono discutere. Dopo sei gare Vettel in classifica ha 98 punti, 28 in meno di Hamilton, 18 in meno di Rosberg. Se l’esito delle gare fin qui ha dimostrato l’indiscutibile supremazia Mercedes la classifica generale ci permette di fare una riflessione ben diversa. La costanza di rendimento di Vettel ha permesso alla rossa di non essere staccata dalla Mercedes nonostante, proprio la Mercedes, abbia fin qui vinto in 5 gare su 6. Vettel si è dimostrato un martello in grado di tirare fuori dalla macchina sempre il massimo disponibile, in gara come in qualifica. Soprattutto, al suo primo anno in Ferrari, Sebastian è gia in vantaggio su Fernando Alonso che in 5 stagioni a Maranello non è mai riuscito a raggiungere quota 98 punti nell’arco delle prime sei gare.
Pressione sulla Mercedes
Quello di domenica è stato un’episodio davvero clamoroso. La Mercedes richiamando Hamilton ai box per un’ inutile sosta – col senno di poi è più facile giudicare – ha di fatto impedito al britannico di ipotecare la contesa mondiale nei confronti del compagno Rosberg. Nico invece, vincendo il GP – 3 volte di fila come Senna e altri grandissimi- si è portato a soli 10 punti dal Campione del Mondo guadagnandosi il diritto di non piegarsi per forza alle esigenze della squadra per provare già dal prossimo GP in Canada ad inseguire il proprio sogno mondiale. La Ferrari non aspettava altro: mettere pressione alle frecce d’argento in lotta tra loro è la miglior strategia per poter approfittare dei loro errori per mantenere vivo questo campionato fino all’ultima corsa.
“Non siamo in lotta per il mondiale, l’anno prossimo sarà il nostro obiettivo” è il senso delle dichiarazioni alla stampa di Maurizio Arrivabene , Team Principal della rossa, dopo il GP di Montecarlo. Il N°1 della Gestione Sportiva ha anche dichiarato che il successo della Malesia è arrivato “troppo presto” alzando da subito le aspettative di tutti i tifosi nei confronti della stagione della rossa. E’ chiaro che la Ferrari ha fame, se il mondiale sarà l’obiettivo primario della prossima stagione, per quella in corso rimane l’ambizione e la necessità di crescere gara dopo gara senza lasciare nulla di intentato.
SF-15T evo, la power unit
Proprio alla luce di una classifica mondiale che non esprime per nulla lo strapotere Mercedes che si è visto in gara, la Ferrari già dal prossimo GP del Canada scenderà in pista con un’importante aggiornamento alla power unit in grado, teoricamente, di avvicinarla ancora un pò alla lepre tedesca.
Ci sono state gare in cui la superiorità tra la monoposto tedesca e quella italiana è stata evidente, altre dove la Ferrari ne è stata quasi equivalente, altre ancora in cui la Ferrari è sembrata aver qualcosa in più (come in Malesia dove ha vinto con Vettel) . Questo in condizioni normali, ma Monaco ha dimostrato come le gare e i mondiali tante volte vengano decisi dagli episodi. in numeri dicono che Vettel è solo a 28 punti dal leader Hamilton, oggi di nuovo braccato dal compagno/ “nemico” Rosberg. La rossa deve e può crederci fino alla fine.
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