Per consentire una corretta informazione dell’utenza e l’attuazione, da parte dei produttori, delle disposizioni di legge, le sanzioni per la violazione dell’obbligo di seggiolini salvabebè si applicano dal 6 marzo 2020: lo dicono le normative sulla manovra 2020. È istituito presso il ministero dei Trasporti un apposito fondo.
Seggiolini salvabebè: soldi non per tutti
Ed è autorizzata la spesa di 15,1 milioni di euro per l’anno 2019 e di 5 milioni di euro per l’anno 2020. Le agevolazioni per gli anni 2019 e 2020 consistono nel riconoscimento di un contributo, fino a esaurimento delle risorse di cui al primo periodo, della somma di 30 euro per ciascun dispositivo di allarme acquistato. Attenzione: i 30 euro non sono per tutti. Solo per chi si prenota per tempo. Come? Non si sa: serve un altro decreto.
Dispositivi antiabbandono: quali multe
Per chi viaggia senza seggiolini salvabebè, multa di 81 euro. Più la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi a chi viene beccato una seconda volta in 2 mesi: recidiva. La multa è per il conducente residente in Italia (o passeggero tenuto alla sorveglianza del minore) del veicolo: trasportava un bambino di età inferiore a 4 anni assicurato al sedile con adeguato sistema di ritenuta ma privo dell’apposito dispositivo di allarme volto a prevenire l’abbandono del bambino.
Seggiolino giusto: cosa verificare
Va verificato in ogni caso che il dispositivo o il segnale di allarme sia in grado di:
- segnalare l’abbandono sul veicolo di un bambino sotto i 4 anni, mediante l’attivazione di uno dei segnali
- attivarsi automaticamente ad ogni utilizzo, senza azioni da parte del conducente;
- dare un segnale di conferma al conducente nel momento dell’avvenuta attivazione;
- attirare l’attenzione del conducente tempestivamente attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici, percepibili all’interno o all’esterno del veicolo;
- attivare il sistema di comunicazione;
- segnalare al conducente livelli bassi di carica rimanente, se alimentato da batteria.