Il caldo torrido di questi giorni sta creando non pochi problemi in tutta Italia ed a risentirne sono anche alcuni stabilimenti di FCA ed, in particolare, il reparto di montaggio dello stabilimento Maserati di Grugliasco dove vengono, giornalmente, realizzate tutte le unità che arrivano sul mercato di Maserati Ghibli e Maserati Quattroporte. Nella giornata di oggi, infatti, i dipendenti del sito di produzione di Grugliasco hanno indetto un’ora di sciopero con interruzione dei lavori di produzione.
Il motivo è presto svelato. Nel reparto di montaggio di Grugliasco fa troppo caldo. Secondo quanto denunciato da Fiom-Cgil, infatti, questa particolare area dell’impianto arriva a toccare durante le ore più calde della giornata punte di 35 gradi centigradi, una temperatura totalmente insostenibile che arriva a mettere a rischio la salute degli operai impegnati di diverse ore in quest’area, tutti i giorni. Ecco quanto dichiarato da Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom, in merito allo sciopero indetto nella giornata di oggi “Il blocco ha riguardato un’area della fabbrica in cui il caldo in questi giorni è difficilmente sopportabile. La cosa grave è che tutto ciò avviene in uno stabilimento che è stato ristrutturato pochi anni fa“.
C’è da dire che lo stop di oggi a Grugliasco dei lavoratori di Maserati ha subito dato via, anche per le particolari ragioni alla basse della protesta, perfettamente condivisibili per altro, ad una serie di polemiche con il segretario della divisione piemontese di Fismic Vincenzo Aragona che ha definito “strumentale” tale sciopero aggiungendo quanto segue “L’ azienda per fronteggiare l’ondata di caldo eccezionale, di concerto con i rappresentanti per la sicurezza dei sindacati firmatari, ha adottato numerose misure, dalla posa di 300 ventilatori, al dimezzamento dei costi delle bottigliette di acqua minerale (sarebbe interessante sapere quanto costeranno ora ndr), alla distribuzione di sali minerali in infermeria a chi ne fa richiesta“.
Negli ultimi mesi, lo stabilimento di Grugliasco è salito più volte agli onori della cronaca per via di un rallentamento della produzione, con conseguente ritorno della cassa integrazione, dovuto a vendite al di sotto delle aspettative di Ghibli e Quattroporte negli USA ed in Cina che hanno comparto un totale di nove giorni di CIG. In queste calde giornate d’estate però la produzione è tornata ad un buon ritmo anche se il caldo torrido di questi giorni potrebbe creare non pochi problemi ai lavoratori nonostante i 300 nuovi ventilatori installati da FCA.
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