Tramite una nota diffusa poche ore fa, FCA ha confermato che il processo di quotazione in borsa di Ferrari avverrà, come anticipato nei giorni scorsi, a Wall Street e sarà riservato ad una quota che, al massimo, raggiungerà il 10% del capitale complessivo di Ferrari SPA. In aggiunta a ciò, FCA chiarisce che la sua azienda controllata New Business Netherlands, che in seguito assumerà la denominazione di Ferrari N.V, ha già depositato la documentazione necessaria alla Sec, autorità di controllo USA, relativa all’offerta pubblica iniziale. Ferrari, inoltre, presenterà domanda di ammissione alla quotazione sul New York Stock Exchange delle sue azioni. Il comunicato riporta che, al momento, “il numero di azioni ordinarie oggetto dell’offerta e il range di prezzo dell’offerta non sono ancora stati determinati“
Ferrari, la residenza fiscale resta in Italia
E’ bene sottolineare un aspetto decisamente importante della situazione, confermato nuovamente da FCA. Lo scorporo di Ferrari dall’azienda italo-americana non comporterà il cambiamento della residenza fiscale di Ferrari Spa che resterà in Italia e che, quindi, continuerà a pagare le tasse nel nostro paese sui propri redditi. A cambiare, invece, sarà proprio la sede legale del nuovo soggetto che avrà base in Olanda. C’è, inoltre, da aggiungere, come specificato da FCA lo scorso 9 di luglio, il processo di distacco di Ferrari con successiva quotazione in borsa, non comporterà alcuno spostamento del personale di Ferrari. I livelli occupazionali resteranno, quindi, inalterate, e, di fatto, l’azienda continuerà a svolgere le sue attività di progettazione, sviluppo e test in Italia. Non vi saranno, quindi, riduzioni di alcun tipo sul imponibile di Ferrari nel nostro paese.