Il futuro di Alfa Romeo si fa, di settimana in settimana, sempre più chiaro e definito. Il 2016 sarà l’anno della rivoluzione per il marchio italiano con il debutto sul mercato della nuova Alfa Romeo Giulia e del nuovo ed ancora completamente inedito SUV. Il prossimo anno dovrebbe essere anche l’ultimo anno di produzione per l’Alfa Romeo MiTo che, tra qualche mese, riceverà l’ultimo restyling della carriera che dovrebbe accompagnare la vettura verso una rapida uscita dal mercato. L’Alfa Romeo MiTo, la cui produzione è già stata ridotta la scorsa estate con il nuovo listino prezzi che non prevede più motorizzazioni TwinAir e diesel, è destinata ad abbandonare il mercato nel 2017.
Per la più piccola di casa Alfa Romeo il futuro è segnato e, almeno per il momento, non c’è spazio per una nuova generazione. Come confermato pochi giorni fa anche da Harald Wester, numero uno di casa Alfa Romeo, la MiTo è “una segmento B premium con carrozzeria a tre porte prodotta in Europa ,nessuno compra auto cosi al giorno d’oggi” Dietro le parole di Wester si nascondono le principali motivazioni che hanno portato Alfa Romeo a non continuare il progetto Alfa Romeo MiTo. Al momento, infatti, la vettura ha un mercato ridottissimo in Europa ed i possibili margini di miglioramento sono comunque esigui. Il piano di rilancio di Alfa Romeo prevede di dare un carattere forte, con elementi tecnici ben definiti, a tutte le nuove Alfa Romeo che arriveranno sul mercato. Il nuovo piano industriale non prevede alcun piattaforma a trazione posteriore (elemento essenziale per un’Alfa Romeo di nuova generazione) su cui sviluppare l’Alfa Romeo MiTo.
Ben sei delle otto nuove Alfa Romeo che arriveranno sul mercato entro la fine del 2018 si baseranno sulla piattaforma modulare Giorgio, in grado di coprire, con opportuni ac2corgimenti tecnici, una vasta fascia di mercato che va dalla nuova generazione dell’Alfa Romeo Giulietta alla futura ammiraglia di segmento E. Almeno sino al 2018, anno in cui terminerà l’attuale piano industriale di Alfa Romeo, il marchio italiano abbandonerà il segmento B del mercato per concentrarsi su altri progetti, potenzialmente in grado di garantire risultati finanziari migliori.
Le parole di Wester non escludono, in un lontano futuro, sicuramente dopo il 2018, un possibile ritorno della MiTo o il debutto di una nuova compatta di segmento B a trazione posteriore a marchio Alfa Romeo. Sino ad allora, tutti gli Alfisti dovranno concentrare le loro attenzioni su vetture più grandi, sicuramente molto interessanti ma anche più costose della MiTo. Di certo, per gli automobilisti più giovani, che rappresentano il target principale dell’Alfa Romeo MiTo, sarà ora più complicato poter acquistare un’Alfa Romeo. Di fatto, la nuova entry level della gamma del marchio italiano sarà l’Alfa Romeo Giulietta che, come visto nei giorni scorsi, debutterà, probabilmente nel 2017, in due versioni, una hatchback, erede diretta del modello attualmente in commercio, ed una nuova, e completamente inedita, berlina con quattro porte. Continuate, quindi, a seguirci con attenzione anche nei prossimi mesi per tutti i dettagli sul futuro dell’Alfa Romeo MiTo e delle nuove vetture che andranno ad arricchire la gamma di casa Alfa Romeo sino al 2018.
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