Lo stabilimento di Pomigliano d’Arco in provincia di Napoli è la sede dove FCA produce la Fiat Panda, la city car che continua ad essere, di mese in mese, l’auto più vendute in Italia. La vasta gamma della Panda non conquista però il mercato europeo, almeno non quanto vorrebbe il gruppo italo-americano che ha annunciato un prolungamento della chiusura natalizia dello stabilimento partenopeo che resteranno inattivo dal 23 dicembre e riaprirà unicamente il successivo 4 gennaio per un totale di 12 giorni di stop effettivo reso necessario per evitare un accumulo produttivo di modelli invenduti.
Le vendite della Fiat Panda, infatti, non riescono a seguire il passo della capacità produttività di Pomigliano d’Arco, un fatto che costringe lo stabilimento a chiudere i battenti ed interrompere la produzione per quasi due settimane durante il periodo natalizio. La notizia è stata ufficializzata oggi da Raffaele Apetino della Fim Cisl che ha commentato il fatto dichiarando quanto segue “Non è più rinviabile la questione di introdurre un secondo modello a Pomigliano”
Il sito di produzione campano, ad oggi, ospita unicamente la produzione della Fiat Panda, in tutte le sue versioni e per tutti i mercati di commercializzazione. La city car rappresenta, stando ai dati di vendita relativi al mercato europeo aggiornati al settembre scorso, il secondo modello di FCA più venduto in Europa dopo la Fiat 500. Nei primi nove mesi dell’anno in corso, sono infatti state distribuite ben 130 mila unità di Fiat Panda con una crescita sostanziale (+14%) rispetto ai risultati di vendita dello stesso periodo dello scorso anno.
I dati sono, quindi, piuttosto chiari. Anche una forte crescita delle vendite della Fiat Panda, in linea con la crescita del mercato delle quattro ruote europeo, non è sufficiente a pareggiare la capacità produttiva di Pomigliano che avrebbe bisogno di nuovi investimenti e di almeno un nuovo modello da produrre per restare in costante attività per tutti i giorni dell’anno. Al momento, in ogni caso, FCA non ha mai affrontato realmente l’argomento limitandosi ad interrompere la produzione nello stabilimento ogni qualvolta se ne registrasse la necessità. In futuro, partendo magari dalla piattaforma stessa della Fiat Panda, il gruppo italo-americano, ci auguriamo, potrà dar vita a nuovi progetti al fine di migliorare la resa produttiva dello stabilimento partenopeo e continuare con il processo di crescita in Europa. Le potenzialità ci sono e il trend di crescita che sta registrando in questi ultimi due anni il mercato europeo permetterebbe al gruppo italo-americano di avere un margine di manovra importante per investire sul suo futuro.
Continuate a seguirci anche nel corso dei prossimi giorni per scoprire tutti gli sviluppi futuri relativi allo stabilimento di Pomigliano e alla produzione della Fiat Panda.