In casa Fiat gli Anni ’90 rappresentano sicuramente un momento di grande fermento per il marchio. L’economia di certo non aiutava ma in Fiat introducono la Tempra nel 1990, la Cinqucento e la Croma nel 1991, la Punto nel 1993, la Ulysse nel 1994, la Bravo-Brava nel 1995. Ma c’è persino spazio per quelle vetture decisamente di nicchia come la bella Coupé del 1994 o la Punto Cabrio.
Per rimanere in tema, nel gennaio del 1995 vengono diffuse le prime immagini della interessante Fiat Barchetta. Un modello che quindi adesso compie 25 anni. La vettura possiede uno stile da vera roadster: due soli posti, motore a sedici valvole e capote in tela.
Design di nobile ispirazione
La vettura era stata disegnata da Andra Zapatinas e prendeva ispirazione dalle biposto da competizione degli Anni ’50. A cominciare dalla splendida Ferrari 166MM del ’48. La Fiat Barchetta si presentava estremamente compatta nelle dimensioni esterne: 391 centimetri di lunghezza, 164 di larghezza e appena 127 in altezza. Decisamente interessante la sua linea con curve morbide caratterizzata da un marcato profilo che percorreva tutta la fiancata. Di grande fascino i fanali posteriori frazionati in quattro elementi singoli.
Gli interni risultavano molto piacevoli con la parte inferiore verniciata dello stesso colore della carrozzeria. La strumentazione prevedeva tre elementi circolari a fondo bianco col contagiri posizionato centralmente come sulle sportive più blasonate. Il volante sportivo a tre razze e i sedili avvolgenti aumentavano il senso di sportività. Di certo non si poteva contare sul piccolo baule da 165 litri, ma si poteva avere un elegante portapacchi oltre ad un set di valige appositamente realizzate. Nel 2003 arrivò il restyling che aggiunse la griglia anteriore e i fendinebbia circolari, oltre al terzo stop posteriore.
Sicuramente tutti elementi che snaturavano la linea pressoché perfetta della Fiat Barchetta prima versione.
Deriva dalla Punto
La Fiat Barchetta sfruttava lo stesso telaio della Fiat Punto ovviamente accorciato, nonostante ciò dimostrava ottime doti dinamiche. Sulle ruote anteriori insisteva uno schema sospensivo di tipo McPherson mentre al posteriore c’era una traversa ausiliare con bracci tirati ancorati a questa e ruote indipendenti. Il motore invece era un quattro cilindri posizionato davanti trasversalmente. Possedeva quindi quattro valvole per cilindro con variatore di fase e cilindrata di 1.8 cm cubici.
La Fiat Barchetta disponeva di 130 cavalli e di un cambio manuale a cinque marce con trazione anteriore. La capote in tela scompariva totalmente una volta aperta rendendo la linea ancora più fluida. Il peso di 1.100 chilogrammi garantiva un rapporto peso/potenza eccezionale. La Fiat Barchetta si posizionava tra le roadster più performanti del suo segmento, grazie anche agli 8 secondi necessari per raggiungere i 100 km/h da fermo mentre la velocità massima era fissata a circa 200 km/h.
Fu un successo
Le previsioni inziali in casa Fiat erano assolutamente modeste. Tuttavia la Fiat Barchetta venne prodotta in 14.000 esemplari soltanto nel primo anno. Ma in totale la Barchetta riuscì a vendere circa 60.000 unità! La vettura era apprezzata anche per le sue doti dinamiche. La Barchetta era perfetta sul misto grazie all’ottimo inserimento in curva e la reattività non mancava, anche se spesso il posteriore poteva anche perdere aderenza.
Ottimo anche il cambio con innesti veloci e precisi. Abbastanza buoni i consumi. Dopo 25 anni la Fiat Barchetta potrebbe rappresentare ancora una valida vettura per divertirsi, soprattutto nel periodo estivo.