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Attestato di rischio Rc auto: cos’è cambiato nel 2020

Le novità di quest’anno per le assicurazioni: con la Rca familiare si risparmia

La manovra 2020 ha rivoluzionato le polizze assicurative. Il 16 febbraio 2020, parte la Rc auto familiare. Che estende la legge Bersani del 2007 a tutti i veicoli: da auto ad auto, da auto a moto, da moto ad auto. Il trasferimento della classe di merito riguarda tutti i mezzi. Serve un requisito: il veicolo che eredita la classe ha un attestato di rischio Rc auto pulito.  E così, le famiglie risparmiano: il ragazzo eredita la classe bassa del padre o della madre. Possono ballare anche 1.000 o 2.000 euro l’anno, secondo la zona d’Italia: più si va al Sud, maggiore il risparmio. Ecco quindi l’Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni) che mette nel mirino l’attestato.

Attestato di rischio Rc auto: come risparmiare

Gli automobilisti si appelleranno al Codice delle Assicurazioni Private. Modificato all’articolo 134, comma 4-bis, dal decreto-legge 124 del 26 ottobre 2019. È il decreto fiscale. Salvo modifiche nel corso del procedimento di conversione in legge del decreto legge milleproroghe, le nuove previsioni troveranno applicazione dal 16 febbraio 2020. Se il ragazzo ha una moto con attestato pulito, allora eredita la classe del genitore convivente.

Cosa dice il decreto fiscale sulla Rc auto

L’impresa di assicurazione, in tutti i casi di stipulazione di un nuovo contratto e in tutti i casi di rinnovo di contratti già stipulati, applica la Rc auto familiare. Purché in assenza di sinistri con responsabilità esclusiva o principale o paritaria negli ultimi 5 anni, sulla base delle risultanze dell’attestato di rischio, relativi a un ulteriore veicolo, anche di diversa tipologia, acquistato dalla persona fisica già titolare di polizza assicurativa. O da un componente stabilmente convivente del suo nucleo familiare. Si assegna a questo veicolo una classe di merito non più sfavorevole rispetto a quella risultante dall’ultimo attestato di rischio conseguito sul veicolo già assicurato.

Sono le compagnie che alimentano il database dell’attestato di rischio digitale di ogni proprietario di veicoli. Cosa devono fare?

  • All’atto dell’emissione degli attestati di rischio, per ogni movimento emesso, le imprese trasmetteranno alla banca dati Ania, tramite flussi informatici, i dati previsti nell’attestato stesso.
  • Le informazioni trasmesse per ogni attestato sono organizzate su tre tipi record diversi collegati tra di loro con alcuni campi chiave che identificano il veicolo, la scadenza contratto e il contraente dell’assicurazione.

Il pagellino di sinistrosità pregressa: fondamentale per risparmiare

La chiave per Il pagellino è composto da due sezioni distinte per “tipologia di sinistro”.

  • Una relativa ai sinistri pagati con responsabilità principale.
  • Un’altra relativa ai sinistri pagati con responsabilità paritaria.

In corrispondenza di ciascuna delle annualità indicate nel pagellino, per ognuna delle due sezioni è indicata una riga che riporta il numero totale di sinistri pagati. In più, ci sono tre righe in cui è indicata una informazione di dettaglio specificando il numero dei sinistri che abbiano causato rispettivamente danni solo a persone o solo a cose.

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