Partenza negativa per il mercato dell’auto Italia nel 2020: a gennaio le immatricolazioni sono state 155.632. Lo dice Dataforce. C’è infatti una flessione rispetto a inizio 2019 del 5,98%. Il dato di gennaio delle vetture ha visto due canali in forte recessione, proprio quelli delle vendite “vere”: privati e acquisti diretti aziendali sono stati quelli che hanno fatto registrare il rosso. Siamo a:
- -14,09% i privati,
- -17,43% gli acquisti business.
Questo dato evidenzia una situazione di estrema difficoltà del mercato. Il noleggio evita il peggio: il lungo termine a +18,19%, il breve termine a +19,31%. E le previsioni di Dataforce? Per il 2020, un mercato di 1.839.000 unità, con un regresso del 4,2% rispetto al 2019. In dettaglio:
- i privati in diminuzione del 2,2% a 1.070.000 unità,
- gli acquisti aziendali diretti a quota 91.000 (-3,6%),
- i noleggi a lungo termine quasi stabili (-0,5% a 280.000 immatricolazioni),
- quelli a breve in regresso (-10,3% a quota 159.000 unità),
- le auto-immatricolazioni in forte calo (-12,1%, con un volume di nuove targhe di 239.000 unità).
Famiglie disorientate dagli annunci
Perché i privati crollano?
- Sono evidenti le difficoltà delle famiglie italiane in una situazione economica che indica una crescita zero.
- C’è il disorientamento nelle scelte da compiere all’atto dell’acquisto di una nuova vettura.
- Le amministrazioni locali incutono timore, aggiungiamo noi: oggi bandiscono le auto a benzina, domani le diesel e chissà, dopodomani, alcune ibride.
Il commento di Saladino: “Atteggiamento criminale di alcune amministrazioni”
Sentiamo cosa dice il numero uno di Dataforce, Salvatore Saladino.
- Le vendite scendono come la conseguenza dell’atteggiamento colpevole e criminale di alcune amministrazioni nei confronti dei diesel di ultima generazione.
- A Roma, le vendite di diesel sono scese al 10% (erano oltre il 60% un paio d’anni fa): nella capitale i concessionari hanno dichiarato che centinaia di clienti hanno stracciato i contratti d’acquisto.