A Imola sono ormai lontani da quel giro che conta della Formula 1 dal lontano 2006. C’è ora una suggestione lanciata da La Gazzetta dello Sport che potrebbe riaprire le porte del giro che conta allo storico tracciato di Imola. Sembra addirittura che l’organizzazione imolese sia stata già in grado di presentare una candidatura vera e propria alla FIA legata ad una eventuale possibilità che si potrebbe creare nel caso in cui l’ormai rinviato GP della Cina dovesse essere sostituito.
Proposta diretta
La manifestazione di interesse che l’Autodromo di Imola ha rivolto ai piani alti della FIA con molta probabilità è arrivata prestissimo. Sicuramente subito dopo l’annuncio ufficiale relativo alla sospensione della data inizialmente dedicata al GP della Cina a Imola si sono mossi in fretta per affermare la loro disponibilità eventuale. Se quindi non dovesse mai essere recuperato il Gran Premio della Cina, con lo spettro che anche quello entrante del Vietnam possa essere annullato, ci potrebbe essere questa possibilità nostalgica.
L’intenzione è particolarmente forte e ha un gusto decisamente nostalgico. Chiaramente si tratta soltanto di una proposta. Si tratta infatti di una proposta legata peraltro all’eventualità che il calendario della nuova stagione di Formula 1 possa subire modifiche definitive nel corso delle prossime settimane.
Di certo si può dire che la proposta proveniente da Imola non è stata fatta a caso. Tuttavia nell’eventualità che il mitico circuito italiano potesse tornare in calendario, le date dovrebbero essere differenti da quelle già in programma per Cina ed eventualmente Vietnam. Pare inevitabile che debbano concatenarsi in ogni caso due elementi fondamentali. Le attuali normative prevedono che alcuni elementi dell’Autodromo di Imola debbano subire qualche modifica per normalizzare un possibile ingresso nel Circus. Ci vorrebbe poi la forza di un grosso sponsor coadiuvato anche, come suggerisce La Gazzetta dello Sport, dal governo regionale.
Ma la proposta potrebbe anche rimanere un’idea malinconica. Ciò visto che la forza che il mercato cinese possiede anche nei confronti della Formula 1, quindi potrebbe fare in modo che Liberty Media possa ricollocare il Gran Premio in un’altra data. O che il calendario mondiale rimanga orfano del GP di Shanghai formalizzando un calendario costituito da 21 Gran Premi.