Quello di ieri sera all’interno della trasmissione di RAI2, Che Tempo Che Fa, è stato un bellissimo atto di stima nei confronti della Scuderia Ferrari. Gli ospiti erano proprio le tre punte del team che tra meno di un mese si appresterà a solcare i tracciati del mondo alla ricerca di risultati più interessanti rispetto a quelli a cui siamo stati abituati negli ultimi anni. Da Fabio Fazio c’erano Mattia Binotto, Sebastian Vettel e Charles Leclerc rimasto a Montecarlo a causa di una tempesta che ha cancellato il suo volo per Milano.
Sebbene i due piloti si siano lasciati trasportare dalle battute che hanno reso gli interventi molto piacevoli, Mattia Binotto ci ha tenuto a mantenere quel profilo basso che ormai sembra caratterizzare sempre più la Ferrari del 2020. Ma il team principal non ci ha pensato due volte quando ha detto che “sono convinto che quella che contiene Vettel e Leclerc sia la coppia migliore di questa Formula 1”. Un pensiero già espresso con gli stessi termini anche durante la presentazione al Valli di Reggio Emilia. Poi ha proseguito ricordando che “Vettel non ha bisogno di presentazioni. Charles è un ragazzo cresciuto con noi in FDA, ma speriamo siano in tanti come lui a raggiungere la Formula 1”. Ma sebbene la coppia sia molto interessante, Binotto ha detto che entrambi lo fanno spesso tribolare. Poi ha aggiunto qualche dettaglio sul lancio in paracadute di Leclerc: “quello si è buttato col paracadute. Ancora non l’ho perdonato, anche se dice che non lo farà più”. Quindi Vettel ha raccolto subito il testimone con una battuta: “Charles ha sbagliato a non invitare Mattia a lanciarsi con lui! Anche io mi sono lanciato col paracadute, ma prima di approdare in Ferrari”.
Vietato farsi illudere facilmente
Dopo la cattiva esperienza del campionato 2019 Mattia Binotto vuole stare alla larga da possibili illusioni. Mercoledì si comincerà con i test a Barcellona ma Binotto ha subito specificato che non vuole indicare possibili pronostici. Soprattutto pensando proprio la 2019 quando “siamo partiti bene durante i test di Barcellona e quindi pensavamo di essere forti. Quindi in Australia è stata una vera e propria doccia fredda. L’avvio della stagione non è stato semplice, ci siamo ripresi soltanto durante la seconda parte del Campionato”.
Ma il team principal della Scuderia ci ha tenuto a dire che da bambino sognava la Ferrari. “Siamo il brand più noto del mondo e quest’anno festeggeremo anche il 1.000esimo Gran Premio. La nostra monoposto l’abbiamo proprio dedicata a questo grandioso risultato, per questo si chiama SF1000”.
Il pubblico presente in studio ha applaudito più volte i due piloti Ferrari. Tra frasi in inglese e quelle in un buon italiano ha anche rifiutato di cantare un pezzo di qualche canzone italiana conosciuta. Ma ha promesso una cosa: “Canterò in macchina. Ho già cantato Toto Cutugno, magari la prossima volta che si festeggerà qualcosa potrò cantare Azzurro di Celentano”. Speriamo di sentirlo presto, a squarciagola.