Coronavirus e Salone auto Ginevra: un’accoppiata che suscita preoccupazione. Il Geneva International Motor Show e il Palexpo SA seguono con attenzione gli sviluppi della situazione dell’epidemia coronavirus scoppiata in Cina. E le sue possibili conseguenze su collaboratori, partner e visitatori delle manifestazioni. Ovviamente, il GIMS ed il Palexpo sono in costante contatto con il ministero della Salute della Confederazione Elvetica e del Cantone di Ginevra.
Coronavirus e Salone auto Ginevra: massima igiene
Chiaramente, per chi va al Salone dell’auto, esiste un doppio problema legato al nuovo coronavirus Covid-19. Primo: il viaggio, magari in treno. Quindi la promiscuità. Secondo: il fatto che ci si trovi in un ambiente chiuso, come gli stand del Salone. D’altronde, sono gli stessi guai della normale influenza. Comunque, c’è un piano: comprende in particolare la messa in atto di un accurato programma di pulizia, disinfezione e prevenzione nelle zone pubbliche del Centro. Parliamo di ristoranti, toilettes, touchscreen. Collaboratori, espositori e visitatori possono conoscere questi provvedimenti. Il GIMS e il Palexpo seguono rigorosamente i consigli forniti dalle Autorità pubbliche preposte alla Salute ovvero dall’Ufficio Federale per la Salute (BAG). Insomma, per la questione coronavirus e Salone auto Ginevra 2020, serve massima igiene.
Coronavirus: origini e propagazione
Secondo il BAG, l’origine dell’epidemia di coronavirus in Cina è probabilmente un mercato della città di Wuhan, nella Cina centrale: i cinesi comprano pesce, pipistrelli, serpenti e altri animali selvatici. Il virus è stato trasmesso dagli animali all’essere umano. Da allora si diffonde da persona a persona. Le autorità cinesi hanno chiuso il mercato. La trasmissione del nuovo coronavirus avviene soprattutto mediante infezione da goccioline: tossendo o starnutendo i virus di una persona infetta possono finire direttamente sulle mucose del naso e della bocca e sugli occhi di un’altra persona. Oppure i virus emessi sopravvivono per alcune ore in minuscole goccioline sulle mani o sulle superfici (maniglie di porte, pulsanti) e giungono poi sulle mucose del naso e della bocca e sugli occhi toccandosi il viso. Ecco perché il problema “coronavirus e Salone auto Ginevra” può sussistere. Tuttavia di norma è necessario uno stretto contatto (meno di 2 metri per più di 15 minuti) con una persona contagiosa.
Coronavirus in Svizzera: quale rischio
Stando al BAG, il rischio di contagio con il nuovo coronavirus in Svizzera è al momento limitato. Finora il virus non è stato diagnosticato in nessuna persona. Se tuttavia dovessero verificarsi dei casi, le persone ammalate verrebbero isolate. Le persone che sono state a stretto contatto verrebbero messe in quarantena per due settimane. Queste misure servirebbero a impedire il più possibile un’ulteriore diffusione del virus in Svizzera.
Coronavirus: la questione delle aree infette
Il problema è che, viaggiando in aree infette, salgono le probabilità di contrarre il coronavirus. Chi può contrarre l’infezione secondo il ministero della Salute italiano? Le persone che vivono o che hanno viaggiato in aree infette dal nuovo coronavirus possono essere a rischio di infezione. Attualmente il coronavirus sta circolando in Cina dove è segnalato il maggior numero di casi. Negli altri Paesi la maggioranza dei casi riportati ha effettuato recentemente un viaggio in Cina. Pochi altri casi si sono manifestati in coloro che hanno vissuto o lavorato a stretto contatto con persone infettate in Cina. A ogni modo, il lavaggio e la disinfezione delle mani sono la chiave per prevenire l’infezione. Dovresti lavarti le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 60 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol (concentrazione di alcol di almeno il 60%).
Coronavirus: altre rassegne cosa hanno fatto
Importante: il Mobile World Congress di Barcellona non si tiene quest’anno, proprio per il coronavirus. È vero che molti espositori arrivavano dall’Oriente, ma al Salone dell’auto di Ginevra potrebbe comunque approdare qualche giornalista cinese. O qualche espositore. E comunque, arriveranno persone da ogni parte del mondo. Nessun allarmismo, però qualche rischio c’è, e sarebbe sciocco non dirlo.