Gli organizzatori del Salone auto Ginevra 2020 proprio non ne volevano sapere di annullarlo. Alla fine, sono arrivati ordini dall’alto. Come ClubAlfa.it auspicava: vedi qui. Il Consiglio Federale svizzero ha detto no. Non possono aver luogo manifestazioni con oltre 1.000 persone. Un bel po’ bizzarra la nota stampa che annuncia l’annullamento del Salone: soltanto una settimana fa, è scritto, durante le conferenze stampa per annunciare l’edizione 2020, nulla faceva presagire che sarebbe stata necessaria l’introduzione di questi provvedimenti. Ma davvero? Suvvia: l’epidemia coronavirus già faceva strage. Sarebbe stato opportuno che gli organizzatori anticipassero il Consiglio Federale annunciando: Salone auto Ginevra 2020 annullato. Invece, proprio all’ultimo, quando ormai pareva fata, la beffa…
Andiamo al punto. Se il Salone auto Ginevra 2020 viene stoppato, non è la fine del mondo. Il Sole non si spegne. L’universo non muore. Il Creatore non s’imbestialisce. Il Salone auto Ginevra 2020 annullato per coronavirus è un’opportunità. Proprio così. Qui inizia il divertimento. Anzitutto, la formula del Salone classico, di qualsiasi Salone di qualunque città, è morta e sepolta. Vedi Parigi e Francoforte, che si alternavano durante l’agonia. A decretare la morte della formula di qualsiasi Salone sono le Case. Prima una defezione importante, poi due, quindi tre. Si è arrivati a un elenco così lungo di defezioni che eran più gli assenti dei presenti. Il fatto è che le Case non sono musei aperti al pubblico a fin di bene, ma società costruite per fare quattrini. Hanno visto che i Saloni non rendono. Non c’è ritorno economico né immediato né a lungo termine. Ginevra aveva ancora un pochino di ossigeno per via della neutralità del territorio: né francese con le Case francesi a prevalere, né tedesco con le Case tedesche a prevalere, né americano con le Case americane a prevalere.
Le Case sono più scatenate di prima: foto e video online
La verità è che Internet ha dato uno schiaffone devastante ai Saloni. Sul web le Case faranno vedere i propri modelli: foto e video online. Quando? Esattamente quando avrebbero dovuto farli vedere dal vivo al Salone. Ora le Case si faranno i conti in tasca. Quanto spendono per il Salone e quando incassano? Adesso, sfruttando questa opportunità, quanti soldi escono e quanti ne entrano? Tutto gira attorno a quello: ritorno d’immagine, vendite, clic sul web, visite nei social. Se alla fine convenisse piazzare tutto online, nessun Salone potrebbe resuscitare. Qualcuno che non voleva arrendersi al coronavirus, dovrà farsene una ragione. Amen.