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Pininfarina compie 90 anni: ecco cinque sue straordinarie vetture

L’iconico carrozziere piemontese compie 90 anni nel 2020. Lo festeggiamo con le storie di cinque vetture straordinarie

Logo Pininfarina 90

Il 2020 è l’anno dei 90 anni di Pininfarina, un momento importantissimo nella storia di questo carrozziere che negli anni recenti ha anche divagato oltre i confini del mondo dell’auto. Vogliamo quindi celebrarlo ripercorrendo la storia di cinque vetture straordinarie, tutte disegnate dal noto carrozziere:

  • Alfa Romeo 164 (leggi l’articolo qui)
  • Fiat 130 Coupé (leggi l’articolo qui)
  • Ferrari 365 GT4 2+2 (leggi l’articolo qui)
  • Lancia Beta Montecarlo (leggi l’articolo qui)
  • Maserati GranTurismo (leggi l’articolo qui)

I 90 anni di Pininfarina saranno celebrati sfruttando tutta una serie di eventi e iniziative che partiranno da Milano, per poi diffondersi in tutto il mondo. Il 22 maggio del 1930 Battista Farina, detto anche Pinin, diede vita alla Società Anonima Carrozzeria Pinin Farina con sede a Torino in Corso Trapani. Un prodotto unico in grado di realizzare alcune tra le più affascinanti automobili di tutti i tempi. Ma oggi Pininfarina è un simbolo di design e dedizione, con lo sguardo rivolto a settori diversificati: architettura, nautica, trasporto ferroviario e così via. Una filiera che trasborda dall’unico desiderio legato inizialmente all’automobile.

Nel nome del padre

L’appellativo Pinin derivava dal dialetto piemontese che in quella parola tronca vedeva un diminutivo del più noto Giuseppe. Un soprannome degno di un certo affetto quello fornito al piccolo Battista, utile a sottolineare la proverbiale somiglianza col padre che faceva proprio Giuseppe di nome.

Un appellativo divenuto importante quando nel 1961 l’allora Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi decise di integrarlo, con decreto, nel cognome di Battista. Da quel momento in poi divenne per tutti Pininfarina. Quell’uomo già da ragazzo manifestava una forte propensione per l’arte e per l’eleganza delle forme, senza mettere da parte un istinto manageriale di gran classe. Il figlio Sergio, i nipoti Andrea (deceduto nel 2008 a seguito di un incidente stradale), Lorenza e Paolo ora presidente hanno portato avanti un’azienda straordinaria come poche.

Battista Farina
Battista Farina detto Pinin

La scuola di Pininfarina è stata una fucina di grandi designer d’automobili, un riferimento assoluto del Made in Italy. Già nel 1978 Pininfarina sperimentava la prima vettura elettrica mentre sei anni prima cominciavano le ricerche in galleria del vento già attiva nel 1972.

Si è cominciato alla Triennale di Milano

I festeggiamenti relativi ai 90 anni di Pininfarina sono cominciati alla Triennale di Milano grazie ad una mostra intitolata “The State of The Art of Architecture Milano”. L’esposizione è stata inaugurata lo scorso 18 febbraio dal presidente Paolo Pininfarina assieme all’AD Silvio Pietro Angori. L’esposizione integra i tre settori in cui nel tempo si è specializzata l’azienda: stile e ingegneria dell’auto, design industriale e architettura.

Paolo Pininfarina ha comunque voluto sottolineare che Pininfarina è rimasta sempre quella degli Anni ’30 “c’è la stessa centralità del disegno, il senso estetico capace di creare bellezze senza tempo senza escludere una vera ossessione per la qualità. Vogliamo rappresentare una tradizione che unisce tecnologia, industria e ricerca stilistica propendendo per collaborazioni di lungo periodo. Abbiamo costruito 90 anni di innovazione”.

Anche l’AD, Silvio Pietro Angori, ha sottolineato che “da 90 anni aiutiamo i nostri clienti a trasformare i sogni nella realtà disegnando il futuro. Creiamo valore per tutti quelli che si affidano a noi per la fornitura globale di servizi diversificati”. L’esposizione rimarrà aperta fino al prossimo 29 marzo e permette anche di ammirare modelli in scala della Cisitalia 202, della Modulo, della Ferrari 250 Le Mans o della Maserati Birdcage. Non mancano poi il condominio di gran lusso Cyrela, la torre di controllo del nuovo aeroporto di Istanbul o lo yacht Super Sport 65.

Curriculum sconfinato

Il curriculum di Pininfarina è ovviamente unico. L’azienda ha progettato infatti più di 1.200 automobili oltre ad aver firmato circa 600 diversi progetti di vario genere. I 90 anni di Pininfarina vengono celebrati anche dal nuovo logo che aggiunge il numero 90 alla precedente impostazione grafica. Oggi Pininfarina controlla tre aziende sul nostro territorio: la Pininfarina SPA, la Pininfarina Engineering e la Galleria del Vento di Grugliasco. Parliamo comunque di un gruppo internazionale con sedi in Germania, USA e Cina, capace di ben 700 dipendenti. Il settore su cui punta maggiormente oggi Pininfarina è l’architettura, ma il legame con l’automobile rimane quello più saldo. Le celebrazioni proseguiranno anche a Torino e in Cina. Poi al Concours d’Elegance Pebble Beach in California e alla Design Week di Miami.

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In questi giorni è stato anche annunciato il nuovo Chief Cretive Officer del gruppo che sarà Kevine Rice. Rice possiede una grande esperienza nel mondo del design dell’automobile con esperienze in Mazda e BMW, per le quali ha firmato vetture di enorme successo. La sua Mazda MX-5 ha vinto anche il Red Dot Award nel 2016. Il 56enne inglese guiderà tutti gli aspetti legati al design di Pininfarina.

La passione al posto del sangue

Battista Farina vive di passione d’auto, meglio se originali e uniche. Era il decimo di ben undici figli di una famiglia povera. Ma il giovane Pinin aveva cominciato ad armeggiare molto presto con lima e martello, facendosi apprezzare subito da Vincenzo Lancia e qualche anno dopo anche da Giovanni Agnelli. L’Avvocato gli aveva regalato nel 1912 la Fiat Zero in segno di apprezzamento e per provare a non lasciarsi sfuggire quel ragazzo dalle incredibili doti. A marzo 1920 Battista Farina va in America per provare a capire come viene praticata la nuova verniciatura alla nitrocellulosa, rifiutando subito l’offerta di Henry Ford che l’avrebbe voluto nella sua squadra.

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Lo stabilimento Pininfarina di Grugliasco negli Anni ’60

Pinin voleva coniugare l’estetica delle forme col miglior valore di funzionalità. Quando nel 1930 comincia l’avventura personale di Pinin gli ordini cominciano ad aumentare, anche dall’estero, tutti erano affascinati da quelle belle carrozzerie aerodinamiche del torinese Pinin Farina. Dopo la guerra rilanciò ben presto il nome e il marchio proponendo al Salone di Parigi del 1947 una Cisitalia 202 di gran classe, divenuta poi la prima vettura ad entrare nella collezione permanente di architettura e design del MoMA di New York. L’internazionalità giunge nel 1951 quando firma un accordo con Nash Healey e con Peugeot per la produzione della nuova 203. Nello stesso anno avvia un proficuo sodalizio col Drake Enzo Ferrari: una collaborazione che porterà alla nascita di vetture iconiche nella storia del Cavallino Rampante. Tanti auguri Pininfarina.

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