La Scuderia Ferrari è l’unico team ad aver onorato con la sua presenza tutte le stagioni di Formula 1, dagli albori del Campionato fino ad oggi. Anche in questa situazione difficile in cui versa oggi il mondo intero. Ora che anche a Melbourne si è registrato il primo caso di Coronavirus la situazione, che attualmente prevede le porte aperte per i giorni del Gran premio, potrebbe subire forse anche qualche variazione. Lo spettro del Coronavirus giunge infatti anche a pochi passi dal Gran Premio di Australia. Il caso si è registrato in un hotel di Melbourne (presso il The Albert Park Hotel), il primo nel posto, a poca distanza dal tracciato dell’Albert Park. Nel momento in cui scriviamo si sa già che l’hotel è stato sigillato e il personale è stato invitato a intraprendere due settimane di quarantena presso le proprie abitazioni. In tutta l’Australia ci sono poco più di 1.000 casi di Coronavirus.
Per la Ferrari il Gran Premio di Australia è il momento della verità. Capiremo se la gente di Maranello ha nascosto il suo potenziale confidando in una SF1000 in grado di sbaragliare la concorrenza, o se le dichiarazioni pacate di Mattia Binotto coincidono con la verità in termini prestazionali. L’emergenza Coronavirus non è quindi ancora così imperante in Australia, quindi largo alle dichiarazioni dei piloti.
Le parole di Vettel e Leclerc
I due piloti della Scuderia sono impazienti di cominciare, per avviare così il Campionato del Mondo di Formula 1 2020. “Se penso a Melbourne mi vengono in mente il sole e… i dossi, oltre all’atmosfera vibrante. Di solito qui il tempo è sempre molto bello, la città poi è veramente piena di vita. Ma i dossi sono un piccolo problema visto che il tracciato dell’Albert Park risulta sempre particolarmente sconnesso. Si tratta però di un elemento che piace molto ai piloti e che rendono unico e tecnico questo tracciato. Poi la prima gara dell’anno è sempre molto particolare, penso che inizieremo a capire meglio qui quelli che saranno i reali valori in campo” ha ammesso Sebastian Vettel.
Gli fa eco Charles Leclerc che indica anche lui tre aggettivi da affiancare al tracciato di Melbourne: “Bello, insidioso e divertente. È sempre molto bella la città, ricca di giovani che la rendono molto vitale. La pista è capace di emozionarti: un tracciato cittadino che mi piace molto perché adoro competere tra i muretti, sebbene qui troviamo tratti molto veloci. Ma troviamo sempre molte insidie visto che all’inizio del weekend l’asfalto è molto sporco e il grip è basso rispetto a quello che troviamo nei circuiti permanenti. L’Albert Park non perdona. Ogni errore si paga caro, ecco perché bisogna rimanere sempre molto concentrati”.
I dubbi sulla SF1000
Sia Vettel che Leclerc sono quindi apparsi particolarmente motivati nell’attesa di aprire le danze a Melbourne. Bisognerà però capire di che pasta è fatta la SF1000. La monoposto è apparsa protagonista di due sessioni di test condotte nel dubbio e probabilmente nel nascondimento. C’è da capire quindi se il reale valore deve essere ancora dimostrato o se il passo è quello di Barcellona. Quest’ultima possibilità appare però assai remota.
Si sa per adesso che la legislazione locale prevede l’assenza del contestato brand Mission Winnow sulla carrozzeria della Rossa. In Australia non si possono pubblicizzare i tabacchi e prodotti correlati. La SF1000 apparirà quindi ancora più rossa. Mattia Binotto, rispetto a Seb e Charles, appare meno entusiasta: “Dopo il lungo inverno, caratterizzato da una gran mole di lavoro, in cui abbiamo sviluppato la nostra SF1000 ora è il momento di dare vita ad indicazioni certe. Dobbiamo capire quale sarà il nostro livello di performance, oltre a comprendere l’efficacia delle migliorie che abbiamo introdotto negli ultimi mesi”. Quindi Binotto ha anche aggiunto che “sappiamo che i nostri rivali non stanno a guardare. La stagione è lunga, gli sviluppi saranno importanti così come l’affidabilità e l’efficienza dei diversi processi. Siamo pronti ad affrontare le sfide che ci aspettano, i tifosi ci chiedono il meglio e noi sappiamo i progressi che dobbiamo mettere in pratica”.
Torna Luca Colajanni
Ma a Melbourne c’è stata anche una presenza insolita. È tornato infatti nel paddock, con i colori della Ferrari, Luca Colajanni. Luca fino a poche settimane fa era il responsabile della comunicazione della Formula 1 mentre adesso è tornato in Ferrari. Alla Gestione Sportiva dovrebbe occuparsi della strategia del marchio. Colajanni dal 2002 al 2013 si era occupato della comunicazione della Scuderia per poi occupare ruoli via via più importanti. Era poi passato alla Marussia prima di raggiungere anche la Formula E per il rilancio della serie mentre dal 2017 ad oggi ha gestione l’aspetto mediatico di Liberty Media.
Di certo Luca ritroverà molte figure che già conosceva a Maranello, a cominciare da Mattia Binotto col quale condivide una bella amicizia. È quindi adesso il momento del ritorno di Luca Colajanni, in un periodo non molto semplice per la Ferrari in Formula 1. Ma non è detto che come lui anche altri ex potrebbero tornare a Maranello.