In attesa della ripartenza della produzione, programmata già a partire dalla prossima settimana per alcuni stabilimenti, il gruppo FCA inizia a guardare al futuro ed ai progetti in arrivo nel corso dei prossimi mesi. L’effetto della pandemia di Coronavirus sul mercato auto (e sull’economia in generale) sarà estremamente rilevante e, inevitabile, il virus andrà a modificare i piani del gruppo FCA.
L’azienda, ricordiamo, ha iniziato il 2020 presentando i primi frutti del nuovo piano industriale ed, in particolare, i primi modelli previsti dal “Piano Italia”, il piano industriale per gli stabilimenti italiani del gruppo. La diffusione del Coronavirus ha bloccato tutto nel giro di poche settimane costringendo l’azienda a rivedere alcuni piani e a modificare le sue strategie in vista dei prossimi mesi e di tutto quello che accadrà dopo la pandemia.
Ritardi ma non cancellazioni
Per il futuro ci saranno ritardi per i progetti in cantiere ma, di certo, non ci saranno cancellazioni. La conferma è arrivata dal responsabile dell’area EMEA di FCA, Pietro Gorlier, che ha sottolineato: “FCA è entrata in questa crisi nel momento di sua maggiore forza, la liquidità non ci manca. Ci saranno inevitabili ritardi, ma nessuna cancellazione. In questi giorni sono stati completati i prototipi della Nuova Fiat 500 Elettrica. Non molliamo, statene certi. Il gruppo, in passato, è sempre uscito da altre crisi nate da ragioni diverse”
Le tempistiche di lancio, probabilmente, cambieranno e si adegueranno a quella che sarà la situazione economica post-pandemia e ai problemi registrati in fase di sviluppo dai nuovi modelli in programma. Il piano industriale, con le dovute correzioni legate alle date, resta quello e i progetti già annunciati per gli stabilimenti italiani del gruppo entreranno in produzione. Probabilmente, al momento è ancora presto per stabilire quali modelli subiranno ritardi e quanto marcati saranno tali ritardi.
Sarà necessario attendere i prossimi mesi per avere un quadro più preciso e dettagliato della situazione in modo da poter capire i reali effetti del Coronavirus sia sull’economica che sul mondo automotive. Secondo Gorlier, per quanto riguarda le attività produttive e il lavoro nelle fabbriche “di sicuro si è imparato molto da questa vicenda” che inevitabilmente andrà a modificare il modo di lavorare in ambienti affollati come le fabbriche di produzione auto.
Si riparte il 6 aprile
FCA prevede di riprendere le sue attività produttive in Italia a partire dal 6 aprile. La ripresa riguarderà, in ogni caso, solo una piccola parte delle attività. Riprenderanno la produzione, infatti, gli stabilimenti di Atessa, per i veicoli commerciali, e di Melfi, per la sola linea di produzione della Jeep Compass. A Mirafiori, inoltre, dovrebbero riprendere i lavori di preparazione per la linea produttiva della Nuova Fiat 500.
La nuova city car elettrica del marchio italiano è attesa al debutto commerciale nel corso della seconda metà dell’anno. Lo stabilimento torinese deve ancora ultimare gli ultimi preparativi per l’avvio effettivo della produzione della nuova 500 che, da tempo, è stata realizzata nelle prime unità pre-serie utilizzate per i consueti test prima del debutto.
Per ora non c’è ancora un quadro chiaro in merito alla ripresa degli altri stabilimenti ma alcuni siti di produzione resteranno chiusi per diverso tempo. E’ il caso, ad esempio, dello stabilimento di Cassino dove la produzione dei modelli Alfa Romeo potrebbe restare ferma sino al mese di maggio, con 9 settimane di cassa integrazione.
I modelli che potrebbero arrivare in ritardo
FCA sembra essere determinata ad avviare le vendite, entro i tempi prestabiliti, della Nuova Fiat 500 anche se il rischio che la gamma completa dell’elettrica arrivi solo ad inizio 2021 resta comunque concreto. Il gruppo ha già chiarito, prima della pandemia, che la produzione della nuova 500 per il 2020 sarà limitata e che sarà necessario attendere il 2021 per una sostanziale salita produttiva.
E’ stato invece posticipato il debutto della nuova Maserati MC20 che verrà presentata nel corso del prossimo mese di settembre (l’evento di presentazione di Modena era previsto a maggio). La produzione della nuova sportiva di Maserati potrebbe iniziare con qualche mese di ritardo rispetto alle tempistiche previste.
In casa Maserati restano da capire quali saranno le tempistiche per il debutto dei restyling di Ghibli (doveva debuttare ad aprile) e di Quattroporte e Levante (attesi inizialmente per luglio). I tre modelli registreranno anche il debutto delle attese varianti plug-in hybrid. Maggiori dettagli in merito ai tre modelli Maserati potrebbero arrivare nel corso delle prossime settimane.
Ci vorrà qualche settimana in più per registrare la commercializzazione su scala internazionale delle varianti plug-in hybrid di Renegade e Compass, attualmente ordinabili in una versione “First Edition” con dotazione completa, mentre non dovrebbero esserci ritardi per il debutto dei restyling di Panda e Tipo, attesi per la seconda metà del 2020.