Dagli Usa arriva una notizia non certo piacevole per Ferrari. Un suo celebre collezionista di 85 anni, Preston Henn, considerato come uno dei maggiori collezionisti di Ferrari nel suo paese, sarebbe pronto a fare causa alla gloriosa Casa del Cavallino Rampante, ‘rea’ di non volergli vendere la nuova LaFerrari Aperta, la nuova fuori serie che sarà mostrata in anteprima in ottobre al Salone dell’auto di Parigi. Già da molti decenni gira la leggenda che per acquistare le Ferrari in versione limitata non sia sufficiente avere molti soldi, ma che vetture così speciali siano disponibili solo per clienti altrettanto speciali. Quella che a tutti gli effetti sembrava una mera leggenda in questo caso sembra valere realmente, vista l’amarezza di questo imprenditore americano, considerato dal Cavallino rampante non degno di poter essere uno dei fortunati possessori del nuovo veicolo che verrà venduto in pochissimi esemplari.
Ferrari sceglie appositamente i fortunati che hanno diritto ad avere le automobili in edizione limitata
Chiaramente nessuno conosce le clausole relative alle dinamiche di vendita di queste fuori serie targate Ferrari e dunque non si conoscono i parametri attraverso i quali vengono selezionati i clienti fortunati che potranno ricevere la nuova Ferrari pagando tra l’altro un carissimo prezzo. Questo alone di mistero attorno a questa scelta i cui parametri cambiano spesso probabilmente è una delle cose che ha contribuito negli ultimi decenni ad aumentare il fascino di queste vetture che vengono considerate come un qualcosa di veramente esclusivo.
L’imprenditore ha chiesto a Ferrari un risarcimento per danni morali e di reputazione
Fatto sta il Signor Henn, nonostante un grande curriculum che indubbiamente lo incorona come uno dei primi collezionisti di Ferrari americani, visto e considerato che l’imprenditore possiede nella sua collezione privata un grosso numero di esemplari del cavallino rampante tanto da aver realizzato un museo aperto al pubblico, non sarà tra i fortunati che riceveranno questo modello. Proprio per questo motivo, l’imprenditore americano ha deciso di fare causa a Ferrari chiedendo un risarcimento di 75 mila dollari per i danni che questa decisione ha arrecato alla sua reputazione nel settore. Per lui è stato umiliante vedersi restituito l’assegno di oltre 1 milioni di dollari indirizzato al numero uno di Fiat Chrysler Automobiles, Sergio Marchionne.
Potrebbe nascere un pericoloso precedente nel mondo delle auto di lusso
Sulla questione deciderà la Corte di Fort Lauderdale (Florida). Qualora il giudice dia ragione all’anziano collezionista potrebbe nascere un pericoloso precedente non solo per Ferrari ma più in generale per tutte le case automobilistiche che producono super car che potrebbe vedersi costrette a vendere le loro auto a chiunque, mentre adesso molto spesso la decisione deriva da motivi arbitrari.
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