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Ferrari 860 Monza: la vettura da competizione per il Campionato sportprototipi

Sotto il cofano venne implementato il quattro cilindri sviluppato da Aurelio Lampredi

Ferrari 860 Monza

La Ferrari 860 Monza è una delle auto da competizione più interessanti ed importanti realizzate dalla casa automobilistica di Maranello. L’auto venne costruita nel 1956 in soli tre esemplari con l’obiettivo di conquistare il Campionato del mondo sportprototipi. Assieme alla 860 Monza, Maranello introdusse anche la 290 MM. Tuttavia, la prima vettura riuscì ad essere più competitiva nelle gare internazionali.

Sotto il cofano della Ferrari 860 Monza venne implementato il motore a quattro cilindri in linea progettato da Aurelio Lampredi anziché il V12 di Gioachino Colombo con l’obiettivo di risparmiare carburante. Inoltre, tale propulsore venne sviluppato in varie versioni con cilindrata fino a 3.4 litri, quest’ultima variante installata proprio sulla vettura da competizione. La carrozzeria della Monza venne curata da Scaglietti.

Ferrari 860 Monza
Ferrari 860 Monza profilo laterale

Ferrari 860 Monza: la speciale auto da competizione realizzata in soli tre esemplari

La prima gara in cui l’auto debuttò ufficialmente fu la 12 Ore di Sebring del 1956. I due dei tre esemplari esistenti del veicolo, infatti, riuscirono a conquistare le prime due posizioni grazie ai piloti Juan Manuel Fangio ed Eugenio Castellotti.

La gara successiva del Campionato del mondo sportprototipi della stesso anno a cui prese parte il modello fu la Mille Miglia. Al primo posto si classificò Eugenio Castellotti con una 290 MM mentre al secondo e al terzo posto si piazzarono le due Ferrari 860 Monza guidate da Peter Collins e Luigi Musso.

Ferrari 860 Monza

Le ultime due gare del campionato a cui presero parte le due vetture del cavallino rampante furono la 1000 km del Nurburgring e la 1000 km di Kristianstad.

Entrando più nello specifico, il quattro cilindri in linea, montato anteriormente in posizione longitudinale, riusciva a sviluppare una potenza di 280 CV a 6000 g/min. Il propulsore vantava monoblocco e testata in lega leggera e un rapporto di compressione di 8,5:1.

La distribuzione della Ferrari 860 Monza era composta da un doppio albero a camme in testa con due valvole per cilindro e due carburatori Weber 58 DCOA/3. La vettura da competizione era caratterizzata da sospensioni anteriori indipendenti con quadrilateri trasversali e molle elicoidali e posteriori formate da un ponte De Dion. Secondo i dati forniti da Ferrari, la 860 Monza era capace di raggiungere una velocità massima di 260 km/h, grazie anche al cambio manuale a 4 rapporti + retromarcia.

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