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Alfa Romeo Giulia: in Italia l’obiettivo è conquistare la leadership del segmento D

La notizia, riportata ieri, legata ai risultati di vendita dell’Alfa Romeo Giulia in Italia a luglio ha sollevato in rete un vero e proprio polverone. I numeri di vendita della nuova berlina di casa Alfa Romeo, è importante sottolineare, non sono ancora stabili per via di una distribuzione tutt’altro che completa. Agli ottimi risultati di giugno, con 800 unità vendute, è seguito un brusco calo a luglio mese in cui i numeri effettivi di vendita non sono ancora stati comunicati.

Un aspetto importante da valutare per quanto riguarda il futuro dell’Alfa Romeo Giulia è rappresentato dal fatto che la casa italiana non ha ancora annunciato dei reali target per la berlina che, in quanto novità assoluta per il mercato, vivrà nel corso dei prossimi mesi un periodo di transizione e inizierà a stabilizzarsi soltanto quando la gamma sarà davvero completa (ricordiamo che la prima versione a benzina della Giulia è ordinabile in Italia solo da poche settimane) e la rete di distribuzione sarà capillare.

Alfa Romeo Giulia: Gli obiettivi di vendita in Italia

Analizzando le vendite delle principali rivali della Giulia in Italia nel 2015, possiamo provare ad ipotizzare quelli che sono gli obiettivi reali a cui la berlina di casa Alfa Romeo può aspirare. E’ chiaro che, considerando anche l’importanza del progetto, la Giulia deve puntare nel nostro Paese alla leadership del suo segmento, almeno per quanto riguarda le vetture premium (Audi, Mercedes, BMW in particolare). 

Lo scorso anno, a guidare il mercato premium in Italia è stata la BMW Serie 3 con circa 8.400 unità vendute mentre quest’anno, in appena 7 mesi, sfruttando la crescita generale del settore, l’Audi A4 guida l’intero segmento D con ben 9 mila unità vendute registrando una crescita superiore al 60% rispetto al 2015. Queste due vetture sono l’obiettivo, a lungo termine, della Giulia che il prossimo anno, con la gamma completa, la produzione a regime ed un mercato in continua crescita, dovrà puntare in alto e la quota di 10 mila unità vendute all’anno (meno della metà della Giulietta nel 2015) rappresenta un target ambizioso ma comunque realistico.

Il successo internazionale della Giulia è comunque un fattore determinate per il piano industriale di Alfa Romeo che, progressivamente, deve gioco forza incrementare le vendite anche al di fuori dell’Italia al fine di poter diventare una reale alternativa ai marchi premium tedeschi. Si tratta di un processo lungo e pieno di insidie ma la casa italiana ha avuto l’abilità di iniziare con il piede giusto presentando un progetto vincente come la Giulia. Staremo a vedere, in futuro, se la berlina riuscirà a convincere anche gli automobilisti europei e nordamericani garantendo, quindi, una prima importante crescita per il marchio Alfa Romeo.

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