Conosciuta anche con il nome di GT1, la Ferrari F50 GT non è una grand tourer. La casa automobilistica modenese disse ai suoi partner Dallara e Michelotto di trasformare la F50 stradale in un’auto da corsa per poter gareggiare nella BPR Global GT Series, il predecessore del campionato FIA GT che nel 2010 si è trasformato a sua volta nel campionato mondiale FIA GT1 e nella serie FIA GT nel 2013.
Sfortunatamente per la F50 GT e per la stessa Maranello, l’auto da corsa con motore V12 non prese parte a nessuna competizione. Nel 1996 furono prodotti solo tre esemplari del veicolo, anno in cui nacque anche il prototipo sportivo 333 SP il quale si portò a casa tre campionati di costruttori e cinque di piloti.
Ferrari F50 GT: un esemplare sfreccia fra i cordoli del circuito di Yas Marina
La Ferrari F50 GT non solo era più veloce ma era equipaggiata da un motore con cilindrata da 4.7 litri anziché da 4 litri. L’F130B era in grado di sviluppare una potenza di 750 CV a 10.500 g/min (160 CV/litro come potenza specifica e 1,213 kg/CV come rapporto peso/potenza), scaricati tutti sulle ruote posteriori attraverso una trasmissione sequenziale a 6 velocità.
Considerando il peso particolarmente ridotto (soli 860 kg), la F50 GT riuscì a raggiungere i 100 km/h partendo da 0 in soli 2,9 secondi e a proporre una velocità massima di 376 km/h. Come ogni altra Ferrari da pista, anche questo modello è un vero e proprio piacere per le orecchie.
A livello estetico, la vettura era caratterizzata da due grandi sfoghi d’aria sul cofano per lo smaltimento dell’aria calda prodotta dai radiatori. Inoltre, il frontale vantava uno splitter per convogliare in maniera più efficace l’aria nel sottoscocca, migliorando così l’effetto suolo.
In fondo all’articolo trovate un video pubblicato su YouTube da Jon Lancaster che vede protagonista proprio un esemplare della Ferrari F50 GT mentre sfreccia sul circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi.