Arriva una brutta notizia questa volta dall’Italia per il gruppo Fiat Chrysler Automobiles. A quanto pare infatti, parecchie centinaia di addetti alla “linea Punto” della celebre fabbrica Fca di Melfi andranno in cassa integrazione ordinaria a partire dal prossimo 26 settembre e fino al 7 di ottobre. La notizia è stata data direttamente dall’azienda diretta dal numero uno, l’amministratore delegato Sergio Marchionne, ai sindacati rappresentanti dei lavoratori coinvolti questa mattina. Questi ultimi hanno confermato la novità, cosi come si evince dal comunicato di Uilm della Basilicata.Ricordiamo che lo stabilimento Fiat Chrysler Automobiles di Melfi è quello dove tra le altre si producono due veicoli di successo come Fiat 500X e Jeep Renegade.
Parliamo di due veicoli che negli ultimi anni hanno venduto moltissimo. In questo stabilimento nel corso degli anni sono state prodotte diversi milioni di Fiat Punto. La Punto a Melfi nel corso di un decennio è stata prodotta in diverse versioni che via via sono state portate sul mercato, ma così come affermano i sindacati si tratta di un’automobile che ormai è prossima alla dismissione e dunque secondo i rappresentanti dei sindacati è arrivato il momento di decidere cosa fare nel futuro. Per la Uilm è giunto dunque il momento sia per quello che riguarda i vertici della Regione, sia per quanto riguarda i dirigenti di Fiat Chrysler Automobiles di fare scelte coraggiose prima che le cose possano precipitare.
Fiat Chrysler AutomobilesVedremo dunque quelle che saranno le decisioni dei vertici di Fiat Chrysler, Sergio Marchionne nei mesi scorsi ha promesso che con la ripresa del mercato delle automobili in Italia sarebbe scomparsa la cassa integrazione negli stabilimenti Fiat Chrysler Automobiles. Questo soprattutto grazie ai numerosi nuovi modelli che sono arrivati, ma anche a quelli che arriveranno nei prossimi anni. A proposito della Fiat Punto, più volte si era detto che la versione attualmente sul mercato era prossima al capolinea. Tanto che in passato si è parlato di una nuova generazione e prima ancora della sua sostituzione con una Fiat 500 a 5 porte. Al momento però sembrano ipotesi assai lontane, soprattutto in base a quanto dichiarato da Sergio Marchionne e soci, convinti di aver dato un’alternativa agli automobilisti con l’arrivo della Fiat Tipo a 5 porte.
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